Borsa: Piazza Affari affonda trascinata da banche ed energetici

Piazza Affari si lascia alle spalle il giovedì con un deciso calo, con il Ftse Mib che cede l'1,11% a 26.669,27 punti.

Piazza Affari
Stefano Meluni / LaPresse

MILANO – Piazza Affari si lascia alle spalle il giovedì con un deciso calo, con il Ftse Mib che cede l’1,11% a 26.669,27 punti. Negative anche tutte le principali piazze europee: il Ftse 100 di Londra cede lo 0,87% a 7.537,37 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,67% a 15.267 punti e l’Ibex 35% di Madrid perde lo 0,76% a 8.671 punti. Perdite più contenute per il Cac 40 di Parigi che arretra dello 0,26% a 6.946 punti.

La performance del listino milanese è stata contraddistinta da forti ribassi nel settore bancario. Penalizzati anche i titoli energetici, con il Wti che cede l’1,89% a 91,89 dollari e il Brent che arretra dell’1,79% a 93,11 dollari al barile.

Lo spread tra Btp e Bund tedesco ha chiuso in lieve calo a 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,84% sul mercato secondario.

A Milano spicca oggi il -2,83% di Tenaris complice il calo dei prezzi del petrolio che hanno offuscato l’iniziale effetto traino dato al titolo dai numeri trimestrali oltre le attese. Il gruppo ha archiviato il quarto trimestre 2021 con un utile netto pari a 336 milioni di dollari rispetto ai 110 milioni dell’analogo periodo nel 2020 e con ricavi che sono cresciuti dell’82% a circa 2,06 miliardi contro 1,13 miliardi di un anno fa (+17% t/t). I risultati sono migliori del consensus Bloomberg che indicava un giro d’affari di 2 miliardi di dollari e profitti di 272,8 milioni.

Male anche Saipem (-2,76%) con le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg che vedono la società di servizi petroliferi al lavoro per un aumento di capitale da 1,5/2 miliardi di euro e una rinegoziazione del debito per circa 1 mld. Saipem, che tra un mese presenterà il nuovo piano, potrebbe mettere in vendita delle attività di perforazione con la prospettiva di incassare circa 1 mld.

Le banche confermano la debolezza evidenziata alla vigilia con Unicredit scivolata indietro del 2,7% circa; -1,86% per Intesa Sanpaolo e -3,98% per Bper. Tra gli assicurativi in calo Generali (-1,82%) con il presidente Gabriele Galateri di Genola che ha annunciato che non si candiderà per prossimo rinnovo cda.

Infine, colpita dalle vendite anche Stellantis (-1,86%) che a gennaio evidenzia un calo del 12,4% delle immatricolazioni dei marchi del suo gruppo in Europa. Limita i cali Moncler (-0,43%) grazie ai conti decisamente oltre le attese diffusi dal colosso francese Kering.

LaPresse

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