Borsa, Tokyo chiude in calo in scia alle stime del Pil cinese: Nikkei -0,44%

Indice Pmi, servizi in espansione per il 29esimo mese consecutivo

MILANO – L’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,44%, a 21.726,28 punti. L’azionario asiatico fa i conti con l’annuncio arrivato da Pechino, che prevede per quest’anno un rallentamento della crescita dell’economia. Nell’inaugurare la riunione annuale del Parlamento, il premier cinese Li Keqiang ha chiaramente detto che il paese deve prepararsi ad affrontare “una dura sfida”, a fronte di “un contesto più complicato”.

Li ha avvertito che le tensioni commerciali con gli Stati Uniti hanno avuto un impatto negativo sull’attività economica della Cina. Il premier ha di conseguenza annunciato che, nel corso del 2019, il Pil cinese segnerà una crescita compresa tra il 6 e il 6,5%, al di sotto del tasso di espansione del 6,6% archiviato nel 2018, tra l’altro al minimo dal 1990. La borsa di Shanghai resiste con un rialzo dello 0,30%. Male Seoul con un calo superiore a -0,70%. Hong Kong al momento poso mossa, mentre Sidney è scesa dello 0,29%.

Indice Pmi, servizi in espansione per il 29esimo mese consecutivo

L’indice Pmi servizi del Giappone stilato da Nikkei/Markit è salito a febbraio a quota 52,3 rispetto ai 51,6 precedenti. In particolare, la componente dei nuovi affari è balzata a 54,5 punti, dai 52,1 punti di gennaio, balzando al massimo dal maggio del 2013, dunque in quasi sei anni. Il dato generale è rimasto sopra quota 50, dunque a livelli di espansione, per il 29esimo mese consecutivo. L’indice Pmi composite ha rallentato invece il passo dai precedenti 50,9 a 50,7 punti.


(LaPresse/Finanza.com)

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