Borse in affitto per una moda ‘verde’

Economia della condivisione: ridurre gli sprechi e commercializzare l’usato di qualità

NAPOLI – Il trend lanciato dal film cult ‘Sex and the City’ sbarca in Italia ed è destinata ad attirare sempre più persone. L’alta moda è un lusso che in pochi possono permettersi. I capi firmati sono realizzati con materiali costosi, spesso vengono realizzati artigianalmente, sono rari e appetibili e queste caratteristiche fanno lievitare i prezzi dei prodotti che sono accessibili solo per una piccola fetta di acquirenti. Ma si tratta di merci di ottima qualità, fuori dal circuito della moda usa e getta che sta avvelenando il nostro pianeta. Attirati dai prezzi bassi acquistiamo in maniera compulsiva più di quanto ci serva. Tutto questo spreco ha un impatto devastante sul nostro pianeta in termini di emissioni, impiego di risorse e deforestazione: gli alberi vengono abbattuti per far largo alle più redditizie produzioni di cotone e altre fibre. Di recente si sta diffondendo con forza la tendenza ad affittare capi d’alta moda. Ci si rivolge a delle aziende, che operano prevalentemente online, per avere nel proprio armadio, per pochi giorni, i capi più ambiti dell’alta moda. Si trova di tutto: dagli abiti firmati per partecipare a una cerimonia, agli accessori. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

LUSSO IN AFFITTO
L’ultima tendenza che si sta affermando nel nostro Paese è il noleggio delle borse firmate. Si tratta di accessori il cui valore economico solitamente supera i mille euro, e quindi riguarda solo le fasce della popolazione economicamente più ricche. Ma questa moda rende più accessibile i prodotti, allargando la platea dei clienti. Il funzionamento è molto semplice: si sceglie il prodotto e lo si acquista indicando il periodo del noleggio, di solito l’azienda fornisce anche dei limiti temporali. Una volta ricevuto ed utilizzato il prodotto bisogna restituirlo avendo cura di non danneggiarlo in alcun modo.

Economia collaborativa
Il noleggio delle borse è una delle tante declinazioni di una nuova forma di mercato, che si basa sull’economia collaborativa. L’economia collaborativa, o economia condivisa (sharing economy in inglese), è un modo di distribuire beni e servizi che differisce dal tradizionale modello di società che si basa sulla vendita. Nell’economia della condivisione, le persone fisiche prendono in locazione o “condividono” beni mobili e immobili come la propria auto, casa e tempo personale con altri soggetti. L’economia della condivisione è legata all’economia circolare, che mira a ridurre al minimo gli sprechi e che comprende cooperative, co-creazione, riciclaggio, upcycling, ridistribuzione e commercio di beni usati. È inoltre strettamente correlato al consumo collaborativo in cui un articolo viene consumato da più persone. Il punto di forza di questo tipo di commercio è la riduzione degli impatti ambientali negativi attraverso la riduzione della quantità di beni che devono essere prodotti, riducendo l’inquinamento del settore (come ridurre l’impronta di carbonio e il consumo complessivo di risorse).

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