Brasile, il ministro Moro si dimette: “Interferenze da Bolsonaro”

Valeixo è da tempo figura vicina a Moro e ha lavorato al suo fianco, sino alla fine del 2018, nell'ambito dell'operazione anti-corruzione Lava Jato

in foto Sergio Moro

SAN PAOLO – Il ministro della Giustizia brasiliano Sergio Moro ha presentato le dimissioni, ore dopo che il presidente Jair Bolsonaro ha comunicato tramite gazzetta ufficiale la rimozione del direttore generale della polizia federale, Mauricio Valeixo. L’ex giudice Moro ha dato l’annuncio delle dimissioni in conferenza stampa, dicendo che aveva avvertito il politico d’estrema desta che se avesse rimosso Valeixo senza motivo ciò avrebbe costituito interferenza politica. Moro ha spiegato che Bolsonaro l’ha fatto comunque, senza consultarlo. L’avrebbe rimosso perché non sarebbe stato soddisfatto della sua gestione. Valeixo è da tempo figura vicina a Moro e ha lavorato al suo fianco, sino alla fine del 2018, nell’ambito dell’operazione anti-corruzione Lava Jato.

L’operazione anti-corruzione

Quell’operazione ha riguardato politici e imprenditori in tutta l’America latina, tra cui l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, i vertici del gigante delle costruzioni Odebrecht. Moro ne era uscito come una sorta di eroe per parte della popolazione, in particolare a seguito della condanna di Lula e della sua carcerazione. Proteste popolari erano emerse quando Bolsonaro l’aveva scelto come ministro della Giustizia. Prima di Valeixo, questo mese Bolsonaro ha revocato l’incarico anche all’allora ministro della Salute, Luiz Henrique Mandetta, nel mezzo della pandemia del coronavirus. I due avevano visioni contrastanti della situazione e delle misure necessarie.

(LaPresse/AP)

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