Brucellosi, vaccini dopo la strage

Nei mesi scorsi poco più di mille dosi dopo l’abbattimento di 13mila bufale. Cortellessa: “Operazione senza precedenti”

CASERTA – Dopo oltre 13mila bufale abbattute, al 99% risultate poi sane, vengono vaccinati poco più di mille capi nella ‘grande operazione’ anti-brucellosi portata avanti dal commissario straordinario Cortellessa: questo il risultato della ‘giornata vaccinale , con l’obiettivo di completare la prima fase della campagna di immunizzazione obbligatoria contro la tubercolosi e la brucellosi. Soprattutto considerando che all’esito dei risultati la campagna anti-brucellosi portata avanti fino ad adesso non sembra aver funzionato. Anzi, appena pochi giorni prima l’area cluster si è ampliata da 4 a 7 Comuni ai quali sono andati ad aggiungersi Francolise, Carinola e Sparanise. Un risultato non certo consistente: si tratta di 1.294 vaccinazioni in diversi mesi. “Quella realizzata è un’operazione veterinaria senza precedenti – spiegazioni il Commissario – per la quale ringrazio i veterinari, molti dei quali volontari, ma anche gli allevatori, che hanno collaborato agevolando le operazioni. Con gli allevatori il dialogo è continuo e proficuo e tra noi non esistono contrasti”. Strano, considerando che invece gli allevatori del coordinamento a tutela del patrimonio bufalino sono scesi sul piede di guerra e oggi si riuniranno per mobilitarsi. “Da marzo ad oggi hanno fatto quello che hanno voluto ed hanno fallito – non risparmiano il vetriolo gli allevatori – Non ci sono più scuse e non c’è più tempo”. Altro che dialogo proficuo! L’operazione, poi, non sembra aver convinto i membri dell’opposizione. “Con quella che il commissario Cortellessa definisce un’operazione senza precedenti De Luca ci ha anticipato quello che verrà a dirci in Aula: che la Regione Campania è l’unica istituzione che tutela gli allevatori casertani e che ‘va tutto bene, madama la marchesa’ – sono infatti le parole di Alfonso Piscitelli (nel riquadro), consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia – Tutto fumo negli occhi. Naturalmente non ci casca nessuno. L’iniziativa di oggi sbandierata trionfalisticamente ai quattro venti è la spettacolarizzazione del nulla. Propaganda. Vedremo in aula se il governatore saprà invece spiegarci perché in sette anni di governo regionale le infezioni e gli abbattimenti bufalini sono aumentati al punto da dover certificare l’aumento del numero dei comuni cluster e se non sia il caso di fermare il Piano regionale e di ragionare con gli allevatori in protesta, visto che nessun piano può funzionare senza la condivisione di chi dovrà subirlo. Un piano regionale, qualunque sia la materia, va scritto tenendo a debita distanza chi ha interessi politici o speculativi”.

© RIPRODUZIONE
RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome