Bruxelles, oggi e domani si riunisce il consiglio europeo: all’esame il caso Polonia

BRUXELLES – Oggi e domani si riunisce il Consiglio europeo. Due giorni di incontri con tanti temi da affrontare: dal Covid con un maggior coordinamento europeo, alla crisi dei prezzi energetici al dossier migranti. Ma anche tematiche come commercio e transizione digitale. Al vertice di Bruxelles, ultimo per la cancelliera Angela Merkel, in rappresentanza del nostro Paese è presente il premier Mario Draghi. Uno dei temi caldi che sarà affrontato in questa due giorni europea sarà il caso Polonia con l’Europarlamento disposto a fare causa alla Commissione europea per la mancata azione nei confronti di Varsavia sul rispetto dello stato di diritto. Da discutere anche in merito ai preparativi per gli imminenti Cop26 e la Cop15 sul tema biodiversità.

L’invito
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, nella lettera inviata ai leader dei Ventisette Paesi dell’Ue, ha spiegato che “durante la nostra prima sessione di lavoro affronteremo l’attuale aumento dei prezzi dell’energia che sta sfidando la ripresa post-pandemia e sta colpendo gravemente i nostri cittadini e le nostre imprese”. Anche se sull’argomento pare ci siano “sensibilità diverse”. La Spagna, ad esempio, sottolinea come “sul boom dei prezzi abbiano influito movimenti speculatori nel mercato degli Ets, legato alle emissioni di Co2”. L’unico obiettivo sembrerebbe quello di “arrivare a forme volontarie di stoccaggio comune, sulla base dell’orientamento della commissione”. In proposito Varsavia sarebbe pronta a presentare un non paper in cui si mette nel mirino il pacchetto climatico Fit for 55.

Covid
Secondo una fonte europea tra le cancelliere non ci sarebbe preoccupazione ma “attenzione rispetto alla risalita dei casi che si registra oltre che in Gran Bretagna, in Paesi membri come Lettonia o Romania”. Il dossier verrà esaminato nel pomeriggio di oggi.

Migranti
Si dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, discutere sui ‘ricollocamenti’, ma pare che l’argomento non sia neppure all’ordine del giorno. I Paesi Med sono pronti a rilanciare “sul parco di risorse che Bruxelles dovrà destinare” in un contesto più organizzato su piani di azioni come gli “accordi di riammissione con i Paesi di origine, i controlli o piani di sviluppo ad hoc negli Stati africani”. Ma il tema resta caldo: Olanda, Francia e Belgio sembrerebbero più intenzionate a mettere sul tavolo le loro preoccupazioni in merito, mentre la Francia pare voglia proporre una revisione del Patto di Migrazione e Asilo.

Polonia
Uno dei temi caldi che sarà affrontato in questa due giorni europea sarà il caso Polonia con l’Europarlamento disposto a fare causa alla Commissione europea per la mancata azione nei confronti di Varsavia sul rispetto dello stato di diritto. Il tutto all’indomani della sentenza della sua Consulta sull’incompatibilità dei Trattati Ue con la legge nazionale. Al vertice sarà presente il polacco Morawiecki, in sostituzione sul banco degli imputati dell’alleato OrbanMark Rutte a rappresentare l’Olanda, sembra voler portare una linea più dura, assieme a Belgio, Svezia e Finlandia. Più elastica invece appare quella di Merkel e Macron più aperta al dialogo.

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