Caivano, lo Stato fa sul serio

Caivano, lo Stato fa sul serio

NAPOLI “Per Caivano tutto è priorità, ma in particolare ciò che può permettere un’alternativa alla quotidianità dei giovani oltre il contesto scolastico”. Lo Stato fa sul serio. Il governo non era mai stato così presente su un territorio, come lo è oggi a Caivano. Presente non solo con le parole, ma soprattutto con i fatti. Ieri mattina la cittadina dell’area nord, salita alla ribalta nazionale per l’orribile vicenda dello stupro di gruppo di due cuginette di 11 e 12 anni, ha accolto i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Pina Castiello, e il alla riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano.  Alle 9,30 l’incontro con don Maurizio Patriciello, presso la parrocchia San Paolo Apostolo del Parco Verde. Quarantacinque minuti più tardi, la visita alla comunità di recupero Associazione “BAN-carella, Comunità La Locanda del Gigante” ad Acerra, poi la riunione operativa sullo stato di avanzamento delle iniziative di riqualificazione presso l’ufficio del commissario Ciciliano in corso Umberto I, a Caivano. Il governo ha le idee chiare. “Il dl Caivano ha preso in considerazione questo territorio – ha dichiarato Mantovano – come una serie di problemi da affrontare, individuando un modulo operativo che, se funziona e stiamo facendo di tutto perché funzioni, possa poi diventare un modello per affrontare altre analoghe aree di disagio sociale, di degrado e di crisi”. “La riunione – ha spiegato ancora Mantovano – è servita a individuare le priorità, che erano quelle già emerse nel primo tavolo qualche settimana fa, a capire chi fa che cosa, entro quali tempi e come, e a capire anche cosa c’è di ulteriore da fare da parte dello Stato”. “Il sistema sicurezza, come si è visto nei giorni a partire dalla visita della presidente del Consiglio di fine agosto fino ad oggi, sta dando le risposte su quel fronte. Ma il lavoro – ha sottolineato – è non solo di repressione o di contrasto, che sono delle voci essenziali, ma di costruzione positiva per questo territorio”. Le priorità nell’azione del Governo per Caivano e in particolare per il Parco Verde, ha sottolineato il sottosegretario, “sono più di una. Quella su cui ci siamo particolarmente concentrati è tutto ciò che è necessario per il ripristino del centro sportivo. Per una ragione fondamentale: i bambini presenti sul territorio devono avere un’alternativa alla piazza, che normalmente è piazza di spaccio. L’alternativa non può non essere lo sport. Il centro è grande, importante, in totale degrado, verrà bonificato eliminando i rifiuti in tempi rapidi, per poi arrivare al ripristino di quello che c’era, palestre, piscine e tutto ciò che costituisce offerta sportiva. In quell’area prevediamo, come annunciato dal presidente del Consiglio e previsto dal ministro della Cultura, un centro culturale, con cinema, teatro e biblioteca, tutto ciò che in affiancamento allo sport possa costituire una valida alternativa. Per Caivano tutto è priorità, ma in particolare ciò che può permettere un’alternativa alla quotidianità dei giovani oltre il contesto scolastico”. Il sottosegretario ha poi annunciato che tornerà a Caivano “il 10 ottobre per attestare l’avvenuta bonifica dell’area del centro sportivo” teatro degli stupri. Alla riunione hanno presenziato anche il prefetto di Napoli, Claudio Palomba eil commissario prefettizio del Comune di Caivano Gianfranco Tomao. “Stiamo mettendo in campo qualcosa che venga condiviso e che si mescoli con il territorio”, ha dichiarato Ciciliano, sottolineando l’importanza di coinvolgere la comunità locale nel processo di trasformazione. L’obiettivo principale è che il progetto rappresenti una vera novità per la città e che rimanga un valore aggiunto per la comunità. Inoltre, Ciciliano ha enfatizzato la necessità di una tempistica veloce e di alta qualità per garantire risultati tangibili nel minor tempo possibile. Uno degli aspetti chiave del progetto riguarda la collaborazione con altre istituzioni. Ciciliano ha annunciato che si recherà a incontrare il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per discutere di come coinvolgere ulteriormente il governo regionale nella riqualificazione. “La vera sfida è far sì che l’idea progettuale si integri armoniosamente nel tessuto territoriale e che sia condivisa dalla comunità”, ha dichiarato Ciciliano. “Stiamo lavorando per trovare soluzioni condivise in modo che la novità che porteremo possa davvero arricchire Caivano”

Don Patriciello: “Attenzione alta e palese del Governo”

“Che il Governo si faccia presente a Caivano è una cosa bellissima, che si faccia presente in questa parrocchia per me lo è ancora di più”. Così don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, al termine dell’incontro di ieri mattina con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. “Abbiamo portato alla luce un problema molto grave e serio, il governo si è fatto carico di questo problema e sta rispondendo. Logicamente – ha aggiunto il parroco – sono questioni vecchie, ataviche, sono problemi che non si sono risolti nel giro di tantissimi anni. Adesso la cosa appare molto più faticosa, però penso che la buona volontà ci sia. La presenza del sottosegretario Mantovano sta a dire che l’attenzione del governo nei nostri confronti non è scemata e non scemerà per il futuro. Stiamo già vedendo qualche cosa di concreto, abbiamo già visto più polizia, più carabinieri”.“Qualcuno – ha aggiunto il prete – si affanna a dire che le forze dell’ordine da sole non sono la soluzione, ma nessuno mai l’ha detto; però quando c’è stata la stesa l’altra notte, la gente non chiedeva un maestro elementare, ma chiedeva un carabiniere in più. C’è bisogno di forze dell’ordine, di maestri elementari e di assistenti sociali”. “C’è bisogno anche di voi – ha detto ai giornalisti – che riportiate le cose sempre con esattezza e possiate rinunciare ai titoli ad effetto”.

Tribunale Napoli Nord, per dicembre circa 30 unità amministrative

Circa 30 unità amministrative entro dicembre, tre aule per la celebrazione dei processi e due auto per le esigenze di ufficio. 

Sono i primissimi provvedimenti decisi dal ministero della Giustizia per ovviare alle “forti e strutturali carenze di personale e mezzi” del Tribunale di Napoli Nord, con sede ad Aversa, nel Casertano, e competenza su un territorio a cavallo tra le province di Napoli e Caserta nel quale risiedono 1,3 milioni di persone. Ne ha parlato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al termine della riunione operativa tenuta questa mattina a Caivano (Napoli) negli uffici del commissario delegato per gli interventi di riqualificazione del territorio caivanese e in particolare il Parco Verde.

Mercoledì, ha spiegato Mantovano, “c’è stata una riunione alla presidenza del Consiglio con il ministro Nordio e il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che si sono assunti il compito di approfondire questo argomento e di cercare di dare risposte in tempi rapidi con tutte le difficoltà del momento. Nel frattempo il Ministero della Giustizia una prima risposta la sta dando e sarà operativa entro dicembre: l’invio tra Tribunale e Procura di Napoli Nord di circa 30 unità amministrative”

Inoltre, ha aggiunto, “lo stesso ministero della Giustizia assicura la presa in carico di un problema di Napoli Nord, cioè la carenza di aule di udienza, entro dicembre ne saranno disponibili altre tre, e anche la fornitura di auto per esigenze di ufficio, ne arriveranno nell’immediatezza due e speriamo di incrementare il numero”

Mantovano ha ricordato che il Tribunale di Napoli Nord, istituito nel 2013, “è partito con carico zero e oggi, per la mole di lavoro e per la qualità dei processi da affrontare, si trova con un consistente arretrato che non dipende certo da un deficit di lavoro dei magistrati, anzi, ma da un deficit strutturale”

Il sottosegretario ha ricordato che “i sostituti della Procura di Napoli Nord sono 29, con il procuratore arrivano a 30, i giudici sono complessivamente 79. A Napoli, con una popolazione non di molto superiore, procuratore e sostituti sono 103 e i giudici di primo grado sono 285. Una rimodulazione, non a svantaggio di Napoli ma per Napoli Nord, è necessaria”.

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