Caivano, spallata al clan Gallo-Angelino: 20 arresti

Foto Foto Ufficio Stampa Carabinieri/LaPresse 15-04 - 2019 Roma, Italia Cronaca Roma, Operazione Gramigna Bis - ALTRI ARRESTI PER ALCUNI APPARTENENTI AL CLAN CASAMONICA. ESEGUITE 23 MISURE CAUTELARI E SEQUESTRATI DIVERSI BENI Nella foto: Le fasi del blitz DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

CAIVANO – I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda della Procura della Repubblica di Napoli a carico di 20 persone, in quanto gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, denominata clan GalloAngelino, nonché di estorsioni consumate e tentate, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, delitti aggravati dal cosiddetto metodo mafioso.
Il sodalizio criminoso, attivo in Caivano e territori limitrofi dal novembre 2019 al maggio 2020, avrebbe operato mediante sistematiche richieste estorsive ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona e si sarebbe avvalso anche di una grande disponibilità di armi, molte delle quali abilmente occultate sottoterra o in intercapedini di edifici.
Tanto avrebbe assicurato al gruppo criminale la supremazia rispetto ad altre organizzazioni camorristiche presenti nell’area.
Il controllo del territorio, inoltre, sarebbe stato realizzato anche attraverso attività apparentemente lecite, volte al soccorso di soggetti economicamente già fragili e maggiormente indeboliti dal periodo di pandemia da emergenza Covid 19, ponendo in essere una forma di “sostegno interessato” verso i giovani bisognosi che avevano perso il lavoro in realtà già depresse; in particolare, in tale periodo di assoluto blocco delle attività, sarebbe stato organizzato un vero e proprio “banco di distribuzione di alimenti” alle famiglie bisognose di Caivano. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della misura sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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