Calabria, Conte: “Il porto di Gioia Tauro può diventare il primo d’Europa”

Foto Francesco Mazzitello/LaPresse Vibo Valentia, Giuseppe Conte in tour elettorale per sostenere insieme al M5S la candidata del centrosinistra alla guida della Regione Calabria Amalia Bruni

REGGIO CALABRIA“Sono contento di essere qui e non è la prima volta che vengo al porto di Gioia Tauro. Sono qui solo per dire che quando la politica fa il suo dovere senza essere delle persone speciali, i problemi si possono risolvere e dare una prospettiva non solo a una città ma a un’intera terra che è quella della Calabria”. Queste le prime parole del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte che, alla sua seconda giornata del tour calabrese a sostegno della candidata Amalia Bruni, ha deciso di fare tappa al Porto di Gioia Tauro.

“Quando ero Presidente del Consiglio qui c’era il commissario e la prospettiva di oltre 300 lavoratori licenziati ma quando ci siamo insediati è successo che dopo poco il commissariamento è finito ed è partita un’autorità portuale nel pieno delle sue funzioni, è successo che i lavoratori che erano pronti ad essere licenziati, invece, hanno visto consolidare il loro rapporto di lavoro. Tutti noi ci abbiamo lavorato con il M5s per risolvere il problema, ci abbiamo messo la faccia e abbiamo fatto il nostro dovere, quello che deve fare una classe politica. Adesso bisogna continuare così, noi ci siamo ovviamente e vi posso assicurare che conosciamo l’importanza di questo porto.

Questa struttura se fosse al nord Europa, con la tecnologia che ha e i punti a favore che la caratterizzano sarebbe il porto più importante d’Europa. Qualcosa evidentemente si può fare ancora partendo da un vantaggio come quello tecnologico e infrastrutturale. Quindi, occorre la volontà politica per fare quel salto ulteriore e consolidare le posizioni attuali e creare opportunità di lavoro per tanti altri giovani e non giovani calabresi. Significa lavorare sulle prospettive del retro porto e cogliere tutte le possibilità che questo posto offre, penso ad esempio alla zona economica speciale. Se lavoriamo in quest’ottica, senza più parole ma in un’ottica di programmazione concreta possiamo creare opportunità di sviluppo per quest’area”.(LaPresse)

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