Calcio Inter, Lukaku: “Un onore essere all’Inter, nel 2020 daremo tutto”

"Dal segnare a 16 anni nel club del mio cuore, l'Anderlecht" fino a giocare nell'Inter "il mio sogno da bambino". Con due lunghi post su Instagram l'attaccante belga ripercorre gli ultimi dieci anni della sua carriera: dagli esordio in patria, allo sbarco in Premier League fino all'approdo in Italia".

Foto LaPresse - Tano Pecoraro

MILANO – “Dal segnare a 16 anni nel club del mio cuore, l’Anderlecht” fino a giocare nell’Inter “il mio sogno da bambino”. Con due lunghi post su Instagram l’attaccante belga ripercorre gli ultimi dieci anni della sua carriera: dagli esordio in patria, allo sbarco in Premier League fino all’approdo in Italia. “La prima parte è il mio momento preferito del decennio – scrive l’attaccante dell’Inter postando una foto della sua prima esultanza con l’Anderlecht -. Dal segnare a 16 anni nel club del mio cuore, l’Anderlecht, a rappresentare il mio Paese, fino ad andare nel club che ho tifato da ragazzo, il Chelsea, dove ho imparato tanto dai giocatori di quello spogliatoio”. Quindi il ringraziamento al West Bromwich “per aver dato a un ragazzo di 19 anni il tempo di giocare in una lega così grande in cui ho potuto realizzare un sogno: segnare in Premier”.

Il sogno

Sempre in Premier League, Lukaku ricorda poi il periodo all’Everton e scrive: “Guardando indietro, devo così tanto perché mi hanno dato una possibilità; a 20 anni e mi sono davvero divertito lì. I fan sono fantastici ed è stato un piacere giocare per un club così eccezionale”. Parole al miele anche per il Manchester United, nonostante la separazione non proprio amichevole. “è un club così grande. Con persone fantastiche e fan fantastici. Ho imparato molto dagli allenatori e mentalmente il club mi ha preparato bene per la mia carriera. Le persone possono dire c….e, ma in verità non provo altro se non amore per le persone coinvolte. E loro lo sanno”. Nel secondo posto, Lukaku si concentra sulle esperienze con la nazionale belga fino allo sbarco in Italia con l’Inter. “Rappresentare il Belgio al Mondiale è stato un grande momento, così come è stato bello Euro 2016. Giocare per il mio Paese e segnare in quei tornei è una bella sensazione. L’Inter – ricorda il bomber belga – era il mio sogno da bambino, tutti voi sapete che amavo Adriano quando ero piccolo, quindi essere qui ora è una vera benedizione; stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare a dare tutto ciò che abbiamo”.

Una società importante

“E’ un onore indossare questa maglia e giocare a San siro, ma per me i miei momenti preferiti sono il momento in cui posso condividere un abbraccio con il mio fratello Jordan Lukaku – prosegue – è il mio più grande supporto e il più grande critico allo stesso tempo. Poi c’è stata la nascita del mio bambino, ma voi sapete che non pubblicherò nulla perché è qualcosa di personale”. “Questo decennio è stato pieno di emozioni, alti e bassi, ma questa è stata la storia della mia vita. Quindi godetevi l’ultimo giorno del 2019 e auguro a tutti di essere felici e in salute nel 2020”, conclude Lukaku.

LaPresse

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