Calcio, Koulibaly: “Amo Napoli, vogliamo conquistare un sogno”

"Mi sento napoletano, amo Napoli e vogliamo conquistare un sogno".

© Paola Garbuio/LaPresse

TORINO – “Mi sento napoletano, amo Napoli e vogliamo conquistare un sogno”. Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly si racconta in una intervista a ‘Radio Kiss Kiss’ a due giorni dalla partita di campionato con l’Atalanta. “E’ stato un 2022 che è iniziato benissimo con la Nazionale, e spero di portare ai Mondiali anche un pezzo di Napoli con me. Ma adesso sono concentrato al massimo per inseguire un sogno insieme alla nostra città. Mancano otto partite che possono essere tante o anche poche. Saranno 8 finali e dovremo lottare una gara alla volta. Sarà molto dura, ma noi ci saremo perché ripeto che abbiamo un sogno nel cuore come quello di tutti i tifosi azzurri nel Mondo – ha aggiunto il centrale dei campani, a meno tre dalla capolista Milan – Adesso la testa è solo a domenica. A Bergamo sarà una sfida difficilissima, abbiamo sempre sofferto con loro. L’Atalanta è una grande squadra però anche noi siamo all’altezza e dobbiamo dimostrare che siamo un gran gruppo. Mancheranno giocatori importanti, è vero, ma abbiamo una rosa competitiva e possiamo dire la nostra. Giochiamo su un campo durissimo e bisognerà disputare una partita di grande intensità”. Secondo il centrale senegalese “sarà importantissimo non subire gol, col Verona e Udinese abbiamo vinto ma abbiamo anche preso gol. Dovremo tornare a tenere la porta inviolata perché se non prendi reti poi lì davanti abbiamo grane qualità per segnare”. “Domenica non ci sarà Victor ma ci sarà Mertens – ha evidenziato a proposito dell’assenza di Osimhen, squalificato – Dries è un grande campione, è un uomo fantastico, è il nostro Ciro ed abbiamo tanta fiducia il lui. Dries sa benissimo cosa fare in campo e spero che domenica possa proseguire a segnare come ha sempre fatto”.

Koulibaly ha definito il rapporto con Spalletti “stupendo”. “Appena è arrivato mi sono messo a sua completa disposizione, lui mi ha insegnato tanto e sto dando tutto me stesso per soddisfarlo. Io so che posso contare su di lui e lui sa che può contare su di me. Abbiamo un rapporto bellissimo anche umanamente – ha evidenziato – Quando abbiamo perso qualche partita, soprattutto contro il Milan, il mister ci ha sempre dato carica e ci ha aiutato a rialzarci. Questa energia è molto importante per il gruppo”. Sulla possibilità di una cittadinanza onoraria napoletana, il difensore ha ammesso che “sarebbe un bellissimo riconoscimento. Ci tengo tanto a Napoli, alla città, alla gente, all’ambiente e ai tifosi. Mi sento napoletano e sono attaccatissimo a questa terra. Amo Napoli e vorrei condividere tante gioie con i napoletani. Il calciatore passa ma l’umo resta e io vorrei restare per sempre nel cuore dei napoletani”. Infine una riflessione sul razzismo. “Sappiamo che anche oggi ci sono episodi di razzismo soprattutto negli Stadi. Ma dobbiamo continuare a cacciare il razzismo da calcio e dal mondo – ha concluso – Io e altri miei compagni proseguiremo a lottare contro questo fenomeno perchè siamo tutti uniti e non esistono divisioni di razza e di lingua”.

LaPresse

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