Camorra, l’allarme della Procura: il boss La Torre ha ancora contatti con il crimine

L’ex capoclan dei Chiuovi uscirà dal carcere nel 2033. In estate ha ottenuto una nuova condanna per resistenza a pubblico ufficiale.

Augusto La Torre e Giuseppe De Filippis
Augusto La Torre e Giuseppe De Filippis

“Ambigua” e motivata “dall’ansia di protagonismo e dall’insofferenza alle regole”: è così che la Direzione nazionale antimafia ha descritto la collaborazione con la giustizia di Augusto La Torre. Se ha dovuto analizzare ciò che è stata la parentesi da pentito, è perché qualche mese fa è stata chiamata a fornire al Tribunale di sorveglianza di Venezia un parere sulla richiesta del mondragonese tesa a ottenere un permesso premio. Cosa è stato deciso? Istanza respinta. Accolta la linea della Procura generale che chiedeva l’annullamento della concessione datagli precedentemente dal magistrato di Sorveglianza.

La Torre, che ha guidato la cosca dei ‘Chiuovi’, attiva sul Litorale domizio, ordinando omicidi ed estorsioni, lascerà la prigione nell’estate del 2033. E prima di ritornare ad essere un uomo libero voleva avere la possibilità di potersi recare presso una struttura di accoglienza di Padova per incontrare i familiari. Nulla da fare. La Dna ha chiarito che La Torre non può essere più considerato un collaboratore di giustizia. È un percorso che aveva avviato il 4 febbraio 2003 e interrotto a dicembre dello stesso anno.

È stato al 41 bis dal 2009 al 2011 e poi recluso nelle sezioni dedicate a collaboratori non ammessi a programma di protezione. È stato raggiunto da numerose sentenze di condanna in cui gli è stata riconosciuta l’attenuante di aver collaborato, ma anche da diverse in cui, invece, il suo apporto alla giustizia non è stato ritenuto valido. A pesare sulla valutazione negativa della Dna anche la decisione della Cassazione, presa nel gennaio 2021, di confermare la revoca della liberazione anticipata a seguito del delitto di danneggiamento commesso in esecuzione pena.

Ambigui, per i magistrati dell’Antimafia, sono pure i contenuti del libro ‘Il Camorfista’ che descrive l’evoluzione storica della camorra e critica le leggi in materia di collaborazione e quelle del 41 bis. La Dna ha dato attenzione, nel dire no al permesso premio, anche al fatto che a Mondragone ora sarebbe attivo un nuovo gruppo mafioso, guidato da Giuseppe De Filippis (adesso in carcere), detto ‘o cinese, che rappresenta l’evoluzione del clan Pagliuca-Fragnoli-Gagliardi e a cui aderiscono gli ex dei La Torre.

Nel provvedimento del Tribunale di sorveglianza, firmato dal giudice Linda Arata, presidente relatore, chiarendo che a Campobasso, dove è recluso ora La Torre, non ci sono interferenze della cosca mafiosa mondragonese, ha indicato un episodio, ritenuto degno di nota, che vede protagonisti alcuni abitanti del Litorale: si tratta di un incontro che era stato organizzato dal Servizio centrale di protezione, con Salvatore Neri che da testimone di giustizia aveva incontrato alcuni suoi parenti, ovvero Aldo La Torre e Pietro Scuttini La Torre. E questi ultimi avrebbero minacciato in quella circostanza Neri.

A sottolinearsi al palazzo di giustizia la capacità criminale di Augusto La Torre è stata anche la nota del pubblico ministero (che aveva presentato ricorso contro il via libera del magistrato di sorveglianza al permesso): ha ricordato i 29 omicidi contestatigli, oltre i delitti di associazione mafiosa, rapina ed estorsione. Il pm, ribadendo che a suo avviso il detenuto è ancora socialmente pericoloso, ha richiamato le note della Dda di Napoli e di Torino di presunti suoi collegamenti attuali con la criminalità organizzata.

Contro il no al permesso deciso dal Tribunale di sorveglianza, i legali di La Torre hanno presentato ricorso in Cassazione. Recentemente l’ex capoclan dei Chiuovi è stato condannato, con sentenza irrevocabile, per resistenza a pubblico ufficiale. Aveva presentato ricorso contro il verdetto emesso dalla Corte d’appello di Torino il 27 settembre 2022, ma la Cassazione, lo scorso luglio, lo ha respinto e le motivazioni sono state pubblicate la scorsa settimana.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome