Camorra, posizionano bomba ma un complice perde la vita: arrestata

I due in sella a uno scooter si stavano apprestando a piazzare una bomba vicino al cancello d’ingresso di un condominio

Bomba contro la pizzeria Sorbillo
L'intervento della polizia, foto postata su Facebook da Vincenzo Forino

NAPOLI – Posizionano una bomba come ‘messaggio’ del clan ‘Mazzarella’ rivolto ai ‘Rinaldi’ ma durante l’operazione il complice perde la vita. Per questo motivo una donna è stata arrestata dai carabinieri di Napoli. È ritenuta responsabile di detenzione e dell’esplosione dell’ordigno, risultato costruito artigianalmente, nonché dell’omicidio colposo aggravato da finalità e metodo mafiosi del suo complice. L’episodio risale alla sera del 22 dicembre 2017 in via Ferrante Imparato, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli.

I due in sella a uno scooter si stavano apprestando a piazzare una bomba vicino al cancello d’ingresso di un condominio. L’ordigno è però esploso nelle mani dell’uomo che è rimasto ucciso. La compagna, che lo aspettava poco distante, invece si è salvata. Ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere il gip Napoli su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.

Sono passati otto giorni dalla bomba alla pizzeria Sorbillo

Una bomba piazzata per distruggere, sicuramente per intimidire e che avrebbe potuto uccidere qualcuno. E’ quella esplosa nella notte tra martedì e mercoledì fuori dalla storica pizzeria Sorbillo a Napoli, in via dei Tribunali, pieno centro storico. L’attacco dinamitardo, fortunatamente senza feriti, è avvenuto alla vigilia della Giornata nazionale del pizzaiolo, a un anno dal primo riconoscimento della pizza napoletana come patrimonio Unesco.

Il boato si è esteso in tutto il quartiere e sono stati i vicini, alla 1.50, a telefonare alle forze dell’ordine. Il primo a darne notizia è stato il proprietario, Gino Sorbillo. “Chiusi per bomba”, ha scritto su Facebook, assicurando: “Riapriremo presto. Non ci facciamo intimidire”. Non è la prima volta che il locale viene preso di mira: cinque anni fa un incendio, sempre di natura dolosa, aveva distrutto il piano terra. E non è un caso isolato: negli ultimi giorni altre otto esplosioni, sempre ai danni di commercianti, si sono verificate ad Afragola, nell’hinterland.

Ester Castano (LaPresse)

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