Camorra, sparatoria in centro a Napoli: sei fermati, uno è minorenne

Gli arrestati sono protagonisti della sparatoria in pieno centro del 19 marzo

Foto Claudio Furlan / Lapresse

NAPOLI – I carabinieri di Napoli hanno eseguito un fermo nei confronti di 6 persone (di cui una minorenne). Ritenute responsabili di detenzione e porto illegali d’arma da fuoco, sparatoria in luogo pubblico e danneggiamento, reati aggravati da metodo e finalità mafiose per aver commesso il fatto. Avvalendosi della forza d’intimidazione del clan camorristico dei Minichini-De Luca Bossa. E per mostrare superiorità nei confronti del clan Mariano.

Gli arrestati sono protagonisti della sparatoria in pieno centro del 19 marzo

L’indagine era iniziata la notte del 19 marzo scorso. Quando alcune persone in sella a scooter avevano esploso numerosi colpi d’arma da fuoco contro le attività commerciali di piazza Trieste e Trento. Una delle piazze più frequentate, anche a tarda notte, del centro storico di Napoli.

Le indagini hanno portato a individuare l’esecutore materiale e a scoprire il movente. Una lite avvenuta il giorno prima in quella piazza tra un personaggio ritenuto affiliato al clan Minichini-De Luca Bossa di Ponticelli e uno ritenuto affiliato al clan Mariano dei quartieri Spagnoli. Il giorno dopo, in risposta, la dimostrazione di forza organizzata per incutere timore a “quelli dei Quartieri”. E affermare la propria superiorità anche in un territorio a distanza da quello ove è attivo il gruppo degli “offesi”.

(LaPresse)

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