Cantieri e Covid, a Caserta scuole a rischio

Procedure ancora ferme in Comune dopo l’indagine della Procura. A settembre il plesso di corso Giannone rischia di restare chiuso. Il comitato delle Mamme lancia l’allarme manutenzione per la scuola di San Clemente

CASERTA – Il governatore Vincenzo De Luca ha parlato chiaramente della possibilità di rinviare l’apertura delle scuole a causa del Covid. Al netto dell’epidemia, però, nel capoluogo c’è la certezza che la scuola elementare Edmondo De Amicis non riaprirà. Manca solo l’annuncio ufficiale, e anzi, tanto dalla scuola quanto dal Comune, continuano ad arrivare messaggi rassicuranti. Resta un grande mistero irrisolto. Come potrà essere pronta la scuola per settembre se ancora gli uffici non hanno messo a bando i lavori necessari alla messa in sicurezza dei sottotetti?

Domanda da un milione di dollari che rischia di non far dormire sonni tranquilli i genitori degli alunni che, proprio su Cronache, avevano esternato le loro maggiori preoccupazioni: didattica a distanza e doppi turni. Soluzioni che con il passare del tempo e l’accumularsi del ritardo della burocrazia, rischiano di diventare sempre più una realtà. Contestualmente alla mancata convocazione dei lavori non sembrano essere stati decisi neanche gli interventi di manutenzione ‘di routine’ delle scuole, soprattutto di quelle in periferia. Particolarmente preoccupate sono le mamme del comitato di San Clemente che da tempo si battono contro l’amministrazione che aveva intenzione, con il nuovo piano di dimensionamento scolastico poi finito sotto la lente della magistratura amministrativa, di chiuderlo.

Una chiusura mai digerita e preoccupati che possa essere imposta per le condizioni della struttura dove, a loro detta, bisognerebbe procedere con i lavori per essere in grado di riaprire il plesso a settembre. A lavori che non iniziano, lavori che sono cominciati, seppur tra grandi polemiche. Tra il real Sito di San Leucio e la borgata della Vaccheria si era aperto un caso sulla vicenda del ‘muro’ aperto dai proprietari del terreno. Ad autorizzare l’apertura di un varco è stato il comune di Caserta che ne aveva ricevuto domanda lo scorso anno anche perché la zona era stata interessata da uno smottamento idrogeologico. Più d’uno si è incominciato ad interrogare su permessi e storicità del muro lanciando l’allarme ma l’autorizzazione comunale riporta acquisiti sia il parere favorevole, in ordine alla compatibilità paesaggistica, della commissione locale per il paesaggio, sia l’assenso della Soprintendenza Archeologica di Caserta all’autorizzazione paesaggistica.

A creare il ‘caso’ una vera e propria bega di quartiere tra confinanti in conflitto sulla volontà di aprire, in zona, un’area di sosta per le auto, vista anche la presenza di tanti ristoranti e pizzerie nelle due frazioni. Nei prossimi giorni si ultimeranno i lavori di risistemazione idrogeologica mentre i proprietari del fondo si stanno occupando anche della ripulitura delle aree dai resti delle frequentazioni notturne di gruppi e coppiette in cerca di un luogo appartato.

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