Carceri, Garante: 29 suicidi e 17 morti da accertare da inizio anno

"Un disagio molto presente nel sistema di detenzione adulta: i numeri dei gesti autolesionistici e soprattutto dei suicidi - 29 a oggi a cui si aggiungono 17 decessi per cause da accertare - dell’età e della fragilità, spesso già nota, degli autori di tali definitivi gesti sono un monito"

MILANO – “Un disagio molto presente nel sistema di detenzione adulta: i numeri dei gesti autolesionistici e soprattutto dei suicidi – 29 a oggi a cui si aggiungono 17 decessi per cause da accertare – dell’età e della fragilità, spesso già nota, degli autori di tali definitivi gesti sono un monito; ci interrogano non per attribuire colpe, ma per la doverosa riflessione su cosa apprendere per il futuro da queste imperscrutabili decisioni soggettive, cosa imparare per diminuire il rischio del loro ripetersi”. Lo afferma il Garante nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma, nella sua relazione annuale al Parlamento illustrata in Senato.

Per il Garante nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma bisogna “leggere l’intrinseca fragilità che ci comunicano” i dati relativi ai suicidi nelle carceri. “L’analisi numerica del carcere pone, a giudizio del Garante nazionale tre riflessioni prioritarie che affiancano quelle più note dell’affollamento delle strutture, della inaccettabilità di molte di esse sia per chi vi è ristretto, sia per chi vi lavora ogni giorno, della loro inadeguatezza sul piano spaziale per una esecuzione penale costituzionalmente orientata”, precisa De Palma, che sottolinea “l’accentuazione della presenza di minorità sociale in carcere: delle 54786 persone registrate (a cui corrispondono 53793 persone effettivamente presenti) e delle 38897 che sono in esecuzione penale – essendo le altre prive di una sanzione definitiva – ben 1319 sono in carcere per esecuzione di una sentenza di condanna a meno di un anno e altre 2473 per una condanna da uno a due anni”.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome