Casalnuovo, travolta e uccisa a 7 anni dall’auto guidata dalla madre

Rosa Palma e la figlia

CASALNUOVO – Uccisa dalla persona che l’ha messa al mondo. Una tragedia contro natura si è consumata ieri pomeriggio a Casalnuovo, dove una bambina di appena 7 anni è morta dopo essere stata investita da un’automobile guidata dalla madre. Madre che in queste ore risulta indagata: un atto dovuto, come filtra dalla Procura di Nola. L’orrore si materializza pochi minuti dopo le 16, quando i carabinieri della tenenza locale sono chiamati a intervenire d’urgenza in via Emilio Buccafusca, nei pressi dell’isola ecologia e soprattutto della villa comunale di Casalnuovo, a quell’ora piena di bimbi che si divertono sulle giostre. Giunti sul posto, gli uomini in divisa trovano un’automobile ferma, a metà, su un marciapiede e il corpo senza vita di una bimba. Ci sono anche un uomo ferito e una donna in lacrime, straziata dal dolore, visibilmente sotto choc: è la madre della bambina.

Lo scenario

In un primo momento si vocifera di un incidente causato da un pirata della strada e quindi la primissima versione parla di una persona, al volante di una vettura, che dopo aver investito la bimba si è data alla fuga. Ma mancano i riscontri. I carabinieri non trovano conferme e, anzi, le indagini virano subito verso un’altra direzione. Passa una manciata di minuti e gli uomini in divisa ricostruiscono ogni singolo frame della sequenza choc: alla guida dell’Audi A3 grigia c’era Rosa Palma, 33 anni, di Ponticelli, madre della vittima, A.N., nata nel maggio del 2015. L’uomo rimasto ferito è un conoscente della 33enne, F.B., trasferito in ospedale a Pozzuoli. Le sue condizioni di salute non destano preoccupazione.

Il tempo si ferma

Intanto in via Buccafusca il tempo si ferma. Sulla zona piomba un silenzio religioso. La folla che si è assiepata in prossimità del luogo della tragedia è scossa e segue con discrezione i rilievi dei carabinieri. Ci sono anche gli agenti della polizia municipale che intanto hanno chiuso la strada e si occupano della viabilità; e ci sono pure gli operatori sanitari del 118, il cui intervento per la bimba è risultato, purtroppo, inutile.
L’attività investigativa procede a grandi passi. I carabinieri passano al setaccio il veicolo e scoprono che è intestato a F.B., il conoscente di Rosa Palma rimasto ferito e nel frattempo trasportato in ospedale. L’Audi presenta i segni dell’incidente nella parte posteriore. Chi guidava l’automobile? Il secondo cerchio si chiude quando mancano pochi giri di lancette alle 18: è stata Rosa ad aver investito la figlia mentre guidava in retromarcia. Non ha visto la sua piccola e nemmeno i sensori ne hanno rilevato la presenza. Rosa ha perso il controllo dell’auto, forse – come si apprende dagli ambienti investigativi – perché è sprovvista di patente e verosimilmente si era messa al volante dell’auto del conoscente proprio per imparare a guidare. L’uomo ha riportato ferite agli arti superiori, forse nel tentativo di proteggere la bimba.

Indagini in corso

Il pubblico ministero di turno della Procura di Nola dispone il sequestro della salma della bambina e il trasferimento della stessa presso l’istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli, dove nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia. Rosa sarà a lungo ascoltata dagli investigatori. In via Buccafusca giunge pure il padre della vittima, un 35enne, che al momento della tragedia si trovava al lavoro. Di mestiere falegname, ieri pomeriggio l’uomo era impegnato in un intervento nella zona di Avellino. E’ rientrato in tutta fretta dopo la telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere. Aveva ancora i vestiti sporchi del lavoro. Sullo sfondo, il corpicino della figlia coperto dal lenzuolo isotermico, le giostre – dove forse la sua amata piccola ha trascorso gli ultimi attimi della sua vita – l’ex in lacrime e la consapevolezza di aver perso tutto.
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