L’avvocato Giaquinto ostaggio dei rapinatori, pestato a sangue

Via Tanucci a Caserta. A destra, l'avvocato Vittorio Giaquinto

CASERTA – E’ stato preso in ostaggio dalla gang, legato mani e piedi e pestato a sangue. Poi è stato costretto a consegnare le chiavi della cassaforte prima di essere immobilizzato vicino al tavolo. E’ accaduto l’altra sera in via Tanucci. La vittima della rapina in casa con sequestro è l’avvocato Vittorio Giaquinto, 80 anni, 47 anni di professione alle spalle. Come lui ad essere stati presi in ostaggio e poi rapinati anche gli anziani coniugi che abitano sulla stesso piano. “Una violenza inaudita quella che hanno usato” ha affermato l’avvocato Giaquinto. La gang è entrata in azione prima nell’appartamento vicino a quello dell’avvocato; la donna della porta accanto quando si è resa conto che in casa c’erano i rapinatori è riuscita a lanciare un grido di aiuto colto dall’avvocato Giaquinto che si è svegliato di soprassalto e stava per raggiungere la casa comunicante.

La vicenda

I rapinatori passando dal terrazzo posto sul retro dell’appartamento, verso il liceo Giannone posto dietro l’edificio in cui si trovano studio e abitazione dell’avvocato, si sono così intrufolati nello studio dell’avvocato da dove Giaquinto dopo aver aperto la porta stava per uscire dopo aver udito le grida. La gang ha allora fatto irruzione nel suo appartamento immobilizzandolo dopo averlo pestato. I rapinatori miravano alla cassaforte e continuando a picchiare il professionista si sono fatti consegnare la chiave della cassaforte, svuotandola. Sono state portate via le collezioni di orologi d’epoca e gemelli d’oro, contanti, preziosi antichi. Solo dopo l’avvocato è riuscito a dare l’allarme chiamando i soccorsi. Successivamente si è recato in ospedale dove gli sono tate riscontrate diverse ferite. Trenta giorni di prognosi per lui. La polizia ha subito avviato un’attività info-investigativa; ieri mattina poi la formale denuncia di Giaquinto.

Le indagini

Le indagini sono in corso per individuare i componenti della gang. Ad entrare in azione sono state quattro persone. “Volevano la chiave della cassaforte e a quel punto gli ho indicato il luogo dove si trovava. Poi l’hanno aperta ed hanno portato via gli oggetti di valore” ha aggiunto Giaquinto. Le indagini sono condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Caserta. Il primo passo è stato quello di acquisire le immagini di alcune telecamere che sono posizionate sulle possibili vie di fuga in strada della gang che evidentemente doveva conoscere bene il luogo. Non è chiaro se i quattro banditi siano entrati nell’edificio passando per un altro palazzo, disabitato, posto a fianco sempre in via Tanucci oppure se sono riusciti a penetrare addirittura da via Giannone, dal complesso che ospita il liceo e la palestra, alle spalle dell’appartamento del professionista e della coppia.

Il precedente

Un episodio, quello accaduto alla coppia di anziani e all’avvocato Giaquinto che ricorda quello avvenuto quasi otto anni fa in un altro appartamento, in linea d’aria non molto distante da quello in cui l’altra sera la gang ha portato a segno il doppio raid. Era il 4 giugno del 2015 quando ad essere presa in ostaggio e picchiata fu la figlia dell’ex presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi e sorella dell’attuale consigliere regionale Gianpiero. La donna fu picchiata nel suo appartamento nel parco Gabriella ad una gang di stranieri. Anche in quel caso dopo la rapina le indagini furono affidate alla Squadra Mobile di Caserta che riuscì successivamente ad individuare i componenti della banda che fece irruzione nell’appartamento. Ad essere ferite furono la signora Zinzi e la baby sitter; in casa con loro c’era anche la figlia che all’epoca aveva solo tre anni. In quel caso emerse che a condurre i tre banditi in casa furono due donne, collaboratrici domestiche della famiglia Zinzi Avecone; una di loro era la compagna di uno dei banditi poi arrestati. L’avvocato Giaquinto in sede di denuncia ha raccontato tutta la vicenda fornendo gli elementi in suo possesso. Si passa al setaccio la posizione di chi a vario titolo frequenta abitualmente l’abitazione della coppia rapinata e della stessa abitazione di Giaquinto. Idem per lo studio professionale dell’avvocato. Da una serie di elementi sono già partite le indagini che potrebbero portare a sviluppi in tempi relativamente brevi. L’indagine della Squadra Mobile è coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

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