Capodanno, come riciclare lo spumante

NAPOLI – I festeggiamenti per il nuovo anno sono ormai archiviati e, con l’Epifania alle porte, chi avviamo alla fine della pausa natalizia. Sono stati giorni di eccessi, con le tavole imbandite e tanti commensali, come non accadeva da anni per le restrizioni imposte dalla pandemia Covid che imponevano il distanziamento sociale. Molto cibo è rimasto, avanzato, poi conservato in frigo o in dispensa. Bisogna tener presente che i piatti non consumai vanno mangiati entro pochi giorni o devono finire nella spazzatura. Proprio come per le altre portate della tradizione, anche il brindisi delle feste è caratterizzato da un altissimo rischio spreco. In questi giorni in frigo ci ritroviamo bottiglie semivuote di spumante, prosecco e champagne. Le bottiglie devono essere sigillate bene perché rischiano di perdere in fretta la loro caratteristica effervescenza ed essere quindi imbevibili. Cosa possiamo fare se lo spumante perde il suo brio? Di certo non dobbiamo buttarlo, possiamo invece ‘riconvertirlo’, trasformandolo in un ingrediente per gustose ricette. In questo modo eviteremo sprechi e daremo una mano al nostro pianeta. Vediamo come fare.

Risotto allo spumante

E’ il primo piatto ideale per il post Capodanno e un’ottima soluzione per riciclare lo spumante avanzato. Per preparare il risotto allo spumante bisogna mettere a imbiondire in una pentola due scalogni interi con qualche cucchiaio d’olio. Quando iniziano a dorare bisogna unire il riso che va fatto saltare per qualche minuto a fiamma vivace. Dal tegame bisogna eliminare lo scalogno, e poi versare mezzo litro di spumante e mescolare. Quando lo spumante si sarà asciugato dobbiamo far cuocere il riso nella pentola aggiungendo poco alla volta del brodo, meglio di pesce o vegetale. Un minuto prima di fine cottura va spento il fuoco e unito il burro insieme alla ricotta grattugiata. Il risotto va mantecato velocemente. Una volta pronto il piatto può essere decorato con dei rametti di timo.

Sfumare carne e pesce

Le bottiglie avanzate possono essere usate anche per la preparazione di pietanze più semplici. Lo spumante si presta benissimo anche come ingrediente per i secondi piatti, sia di carne che di pesce. Per quanto riguarda i crostacei, come gamberi e scampi, possono essere cotti per pochi minuti su una piastra molto calda e sfumati a fine cottura con un bicchiere di spumante. Il vino frizzante può essere usato per sfumare, a fine cottura, arrosti di carne rossa e bianca, o anche lo spezzatino. A pochi minuti dalla fine della cottura possiamo aggiungerne un bicchiere o due e lasciare asciugare. Il prosecco conferirà al piatto il suo aroma caratteristico.

Dolci e frutta disidratata

Lo spumante può essere anche l’ingrediente base per una serie di dolci. Ad esempio può essere aggiunto alla crema pasticcera classica, semplicemente aggiungendone un bicchiere quando si stanno portando ad ebollizione tutti gli ingredienti. La crema ottenuta sarà la base per un numero infinito di dessert. Si può usare anche per fare un dolce a base di pere. Bisogna far scaldare il vino frizzante con zucchero, cannella e gli aromi che si preferiscono e immergere nel liquido delle pere sbucciate, che vanno coperte con un coperchio e fatte cuocere finché risulteranno morbide. Si otterranno delle gustose pere caramellate. Infine lo spumante si può usare per far rinvenire uva passa, prugne e albicocche secche. Usare il vino al posto dell’acqua darà un gusto particolare alla frutta.

Tappi in sughero

Anche il tappo in sughero dello spumante può avere una nuova vita tutta ecologica. Posizionare all’interno del frigorifero dei tappi di sughero è un metodo green ed estremamente economico per assorbire e prevenire la formazione dei cattivi odori. Tra le proprietà di questo materiale vi è, infatti, quella di assorbire l’umidità: per questo motivo tagliare a metà un tappo di sughero e posizionarlo nel cestino della frutta aiuta a rallentare il processo di maturazione e quindi a prevenire la formazione di muffe e marciumi e tenere lontani i moscerini.
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