Caso Eitan: rinviata al 1 dicembre l’udienza sulla tutela al Tribunale dei Minori di Milano

È stata rinviata al prossimo 1 dicembre l'udienza per la tutela del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, davanti al Tribunale per i Minori di Milano.

MILANO – È stata rinviata al prossimo 1 dicembre l’udienza per la tutela del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, davanti al Tribunale per i Minori di Milano.

Al termine dell’udienza, durata circa 2 ore, i legali del nonno materno Schmuel Peleg e della nonna Esther Cohen – che l’11 settembre scorso ha portato Eitan in Israele senza il permesso della zia paterna, Aya Biran, sua tutrice legale – hanno chiarito che i giudici del Tribuanle per i Minori hanno chiesto loro “di mantenere il riserbo con i giornalisti”. Il 1 dicembre il dibattimento “dovrà proseguire”, hanno chiarito i legali. Le parti avranno tempo fino a quella data per presentare le loro memorie. L’avvocato Cristina Pagni, che rappresenta la zia paterna Aya Biran, invece, si è allontanata dal Tribunale per i Minori di Milano senza rilasciare dichiarazioni.

Al centro dell’udienza di oggi c’era il reclamo presentato dai nonni materni Shmuel Peleg (chiede di essere nominato tutore) e Esther Cohen contro la nomina della zia paterna Aya Biran come tutrice legale di Eitan. La decisione era stata presa dal tribunale di Torino subito dopo il crollo della funivia, nella quali il bambino ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni. Gli atti poi sino passati per competenza territoriale al tribunale di Pavia, che ha respinto un primo ricorso avanzato dai nonni materni, che chiedono l’annullamento di quella nomina.

Nel frattempo l’eventuale ritorno di Eitan in Italia, in base alla Convenzione dell’Aja, è stato discusso anche davanti al Tribunale della Famiglia di Tel Aviv. La decisione della giudice israeliana è attesa per i prossimi giorni.

Il 9 novembre, invece, ci sarà un’udienza davanti al Tribunale di Pavia (che ne ha già fissata una seconda per il 16 novembre). I nonni materni, infatti, hanno impugnato le decisioni del giudice tutelare di Pavia, che ad agosto li aveva esclusi dal procedimento. Per i Peleg, inoltre, dovrebbe essere una persona terza a gestire il patrimonio del nipote.

LaPresse

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