Caso Orlandi, il legale: “Intorno a quella tomba troppi misteri”

Secondo una fonte, i resti della ragazza scomparsa nel 1983 si troverebbero in una tomba del cimitero teutonico in Vaticano

Orlandi e l'imbarazzo Vaticano
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

CITTA’ DEL VATICANO – “Da alcuni anni attorno a quella tomba ci sono troppi chiacchiericci, troppi ‘non detti’”. Così Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, commenta a LaPresse la nuova pista sulla sparizione di Emanuela Orlandi, rivelata dal Corriere della Sera. Secondo una fonte, i resti della ragazza scomparsa nel 1983 si troverebbero in una tomba del cimitero teutonico in Vaticano. La segnalazione è arrivata all’avvocato con una fotografia, ricevuta l’estate scorsa: nell’immagine c’è una statua di un angelo su una tomba e la segnalazione diceva ‘Cercate dove indica l’angelo’.

Sembra che diverse persone da anni portino fiori in ricordo di Emanuela. Le sembra attendibile? “Io dico che certe cose bisogna chiarirle per escluderle. Sono andata personalmente a verificare le condizioni della tomba, ho fatto tutti gli accertamenti che era possibile fare, ora dobbiamo attendere le autorizzazioni. L’angelo e la lastra della tomba sono chiaramente elementi di due periodi storici differenti”, spiega Sgrò.

“Ora attendiamo la risposta all’istanza presentata alla Segreteria di Stato della Santa Sede la scorsa settimana e andiamo avanti con la nostra difesa”, prosegue la legale della famiglia Orlandi parlando con LaPresse.

Se il Vaticano avesse i resti di Emanuela in casa, potrebbe mai venire fuori? “Non posso rispondere per le intenzioni degli altri”.

(LaPresse)


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