Catania, omicidio bimba: si rafforza l’ipotesi di un complice della mamma

Martina Patti, la mamma della piccola Elena potrebbe non aver agito da sola.

PALERMO – Martina Patti, la mamma della piccola Elena potrebbe non aver agito da sola. E’ una delle ipotesi che i carabinieri di Catania stanno vagliando con i magistrati della procura etnea nel cercare di ricostruire l’omicidio della piccola Elena Del Pozzo. Troppi i buchi nel racconto della 24enne in stato di fermo per l’omicidio della figlia e per l’occultamento del cadavere. La donna infatti avrebbe confermato agli inquirenti di aver sotterrato la piccola, ma non ricorderebbe come, stessa cosa per le modalità dell’uccisione che ha confessato senza però chiarire la dinamica e la sequenza temporale degli avvenimenti. Che sia un modo per proteggersi o un tentativo di apparire incapace di intendere e volere è presto per dirlo.

I carabinieri continuano a sottolineare il comportamento lucido e premeditato della madre, richiamando l’ossessione che negli ultimi mesi aveva nei confronti della nuova fidanzata dell’ex compagno. Non voleva che la sua Elena si potesse affezionare alla nuova compagna del suo ex. Glielo aveva fatto capire in modo molto chiaro in molti messaggi sul telefono. Tutti elementi che gli inquirenti hanno acquisito sentendo familiari e amici e che la donna non ha toccato nella sua confessione. “La mia assistita ha già reso dichiarazioni e non so se ha qualcosa da aggiungere. Questo lo approfondiremo e lo valuteremo quando avrò la possibilità di interloquire con lei. Se vorrà colmare alcuni buchi allora integrerà quanto già dichiarato. Ma potrebbe scegliere di non farle in questa fase ma più avanti”. Queste le parole dell’avvocato Gabriele Celesti, il legale che assiste Martina Patti, accusata dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni. La donna è in stato di fermo per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Domani mattina è prevista la convalida del fermo disposto dalla Procura di Catania. Il difensore ha poi aggiunto: “La mia cliente sta bene, è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid, e credo che le parlerò con una videochiamata”. Domani la madre comparirà davanti a un giudice per l’udienza di convalida del fermo, la procura chiede che resti in carcere. L’avvocato Gabriele Celesti solleciterà invece una perizia psichiatrica: “È solo una donna sconvolta – dice – non lucida e calcolatrice”.

Sul fronte delle indagini resta ancora da chiarire dove la piccola Elena è stata barbaramente uccisa: per i carabinieri la bimba non è morta nel campo dove è stata sotterrata. Molto probabilmente l’omicidio è avvenuto in casa. L’abitazione è stata sequestrata e saranno i rilievi del Ris di Messina a cercare eventuali tracce che confermino l’omicidio in casa. Anche perché Martina Patti è crollata martedì durante un sopralluogo nell’abitazione. Fino a quel momento aveva portato avanti la messinscena del rapimento da parte dei tre uomini incappucciati, ma è crollata quando con i carabinieri è stata portata sul retro della sua casa.

di Francesco Patanè

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome