Catanzaro, cani maltrattati e resistenza a pubblico ufficiale: 2 denunce

Foto LaPresse - Claudio Furlan

Catanzaro, 16 mag. (LaPresse) – I carabinieri forestali di Davoli, in provincia di Catanzaro, insieme i volontari del Wwf, del nucleo operativo guardie rurali ambientali e del servizio veterinario dell’Asp, hanno trovato sei cani detenuti in condizioni sanitarie non idonee al loro benessere.

Tutti di razza meticcia, privi di microchip e di iscrizione all’anagrafe canina, erano paurosi e insicuri.

Gli animali erano legati con catene e corde di sicurezza, chiusi in un’area adiacente all’abitazione dei due proprietari senza avere libero accesso all’acqua che, dove presente, era stagnante e con larve e residui vari. Le cucce non erano adatte a ospitarli e alcuni cuccioli dormivano su cumuli di macerie o tra gli attrezzi agricoli. Nessuno aveva cibo a disposizione. I proprietari, due coniugi, sono stati denunciati per l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali.

Nel corso del controllo uno di loro aveva preso in braccio un cucciolo e, opponendo resistenza, aveva cercato di fuggire nei campi circostanti per poi ritornare volontariamente poco tempo dopo.

Gli animali sono stati sottoposti a microchippatura grazie al servizio veterinario dell’Asp di Soverato (Catanzaro) posti sotto sequestro e consegnati in custodia giudiziaria a una persona disponibile a ospitarli temporaneamente in una struttura idonea.

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