Cattolica, utile +20,5% nel primo semestre. Interesse per il ramo Vita di Ubi

L'aumento dei volumi Danni e Vita e la profittabilità tecnica determinano un miglioramento del risultato operativo che segna un incremento del 4,3% a 156 milioni

Cattolica Assicurazioni (sito ufficiale)

MILANO – Cattolica Assicurazioni chiude il semestre con un utile in robusta crescita e una raccolta complessiva salita a 3,3 miliardi. E nel corso della presentazione dei risultati finanziari, l’amministratore delegato Alberto Minali conferma l’interessamento per l’acquisizione del ramo Vita di Ubi. Il bilancio approvato giovedì dal consiglio di amministrazione di Cattolica vede un utile netto in crescita del 20,5% a 61 milioni. Mentre la raccolta complessiva sale del 10,6% a 3,3 miliardi: aumentano sia il ramo Vita (+14,8%) che il Danni (+3%).

Cresce il gruppo Vita

Nel business Danni si riscontra un incremento del 3% mentre la crescita della raccolta Vita è pari al 14,8% ed è accompagnata da un’azione di revisione dei prodotti con progressiva riduzione del profilo di rischio. L’aumento dei volumi Danni e Vita e la profittabilità tecnica determinano un miglioramento del risultato operativo che segna un incremento del 4,3% a 156 milioni.

Dati accolti con soddisfazione dall’amministratore delegato Minali, ma che in una giornata di profondo rosso per Piazza Affari non hanno impedito al titolo della compagnia di chiudere in calo del 3,17% a 7,34 euro. “Arriviamo a metà del Piano Industriale 2018-2020 con un risultato operativo che segna un incremento per il sesto trimestre consecutivo. Con una raccolta complessiva e un utile che crescono a doppia cifra”, il commento del manager. Positive anche le prospettive. Dice Minali: “Nel secondo semestre andremo avanti con la realizzazione del piano cercando di recuperare redditività e contiamo di chiudere il 2019 con un risultato migliore dell’anno scorso”.

L’interesse per il ramo di Ubi

Minali conferma poi l’interessamento per il ramo Vita di Ubi. “Abbiamo presentato all’inizio di giugno un’offerta non vincolante, siamo in gara con altri operatori e siamo molto interessati ad approfondire questa opportunità perché Ubi rappresenta un importante veicolo distributivo”. “Contiamo di continuare l’attività con Ubi – ha aggiunto Minali – Siamo in gara e ci giochiamo le nostre carte al meglio”.

I termini dell’accordo

“L’attuale accordo scade il 31 dicembre 2020, quindi noi possiamo contare sull’apporto di Lombarda Vita, che abbiamo con il gruppo Ubi”. Poi precisa: “La nostra offerta riguarda tutto il perimetro bancassicurativo vita di Ubi, che somma circa 25 miliardi, mentre l’attuale accordo quadra per 8,5 miliardi. Stiamo lavorando per presentare l’offerta vincolante nelle prossime settimane. Tengo a sottolineare che la nostra offerta dovrà essere ben fondata su razionali economici. E che dia un utile che sia accrescitivo di valore per il nostro gruppo”.

(AWE/LaPresse/di Paolo Tavella)

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