Catturato in Germania il latitante Angelo Minichino

Angelo Minichino
Angelo Minichino

NAPOLI – Mazzarella contro Alleanza di Secondigliano: questo l’ultimo scenario fornito dalla mappa geocriminale del capoluogo. I Mazzarella hanno un fortino sicuro e saldo tra i vicoli di Forcella, quel dedalo di viuzze appartenuto per decenni ai Giuliano, abili contrabbandieri di sigarette prima, tra i primi clan a guardare alla camorra con occhi imprenditoriali poi, prima di essere smantellati da blitz e pentimenti. Oggi però quel fortino sicuro e saldo potrebbe subire attacchi dall’esterno. L’ultimo arresto da ‘novanta’, quello di Angelo Minichino, catturato a Berlino dove si nascondeva da latitante, potrebbe dare il via a un lungo effetto domino. Ritenuto gestore di una florida piazza di spaccio a Forcella (e per questo condannato a 18 anni e mezzo di reclusione), stanato dopo poco meno di un anno di vita alla macchia, la zona un tempo nelle sue mani potrebbe fare gola ad ‘altri’. E per ‘altri’, stando a quanto registrano dal pool anticamorra napoletano, s’intendono i Contini, che per le piazze di spaccio di Forcella potrebbero averci fatto più di un pensiero. Per ora sono soltanto ipotesi investigative, potremmo chiamarle suggestioni, ma è chiaro che il ventaglio di opzioni è al centro delle attenzioni di inquirenti e forze dell’ordine. Quando un pezzo forte finisce dietro le sbarre, non è desueto il verificarsi di una serie di reazioni da una parte e dall’altra. E’ da quasi un anno che i Mazzarella hanno deciso di puntare forte su Forcella, anche perché i cosiddetti ‘Nuovi Giuliano’ sono stati subito messi alle strette dalle forze dell’ordine con arresti eccellenti. Per fronteggiare l’avanzata dei Contini, i Mazzarella hanno deciso di tornare in pianta stabile tra i vicoli per dare man forte ai Nuovi Giuliano e per tenere le redini del malaffare con la stessa forza di un tempo. L’organizzazione che ha la sua roccaforte nel rione Luzzatti a Poggioreale e che si sarebbe affidata a una serie di nuove leve di terza generazione per contrastare lo strapotere degli atavici nemici dell’Alleanza di Secondigliano, ha allestito nel tempo la sua nuova ‘rinascita’ dai vicoli che sono stati dei Giuliano. Di fatto la cattura e il successivo pentimento di Salvatore Giuliano ‘o russ hanno fatto saltare gli equilibri che erano stati faticosamente raggiunti nella casbah. Una rinascita che parte dagli affari illeciti. Dallo spaccio di stupefacenti alle estorsioni praticate a tappeto. Il pentimento di Salvatore Giuliano potrebbe avere avuto l’effetto di un terremoto sugli assetti malavitosi del rione. Molti familiari erano stati allontanati dalla zona, altri appartenenti ai Giuliano si erano spostati di propria volontà. E’ stato l’ennesimo colpo alla famiglia di Forcella che ha visto un altro suo esponente passare dalla parte dello Stato. Già con l’arresto di ‘o russ i patti per la spartizione di Forcella tra i Giuliano e i Mazzarella sembravano aver subito un colpo ferale. Fu questo il primo sospetto degli investigatori dopo l’arresto per estorsione del giovane ras e di altri presunti complici. Una spugna bagnata sulla lavagna criminale che aveva già sbilanciato a favore dell’organizzazione del rione Luzzatti il controllo dell’ex regno dei Giuliano. Nel corso dei mesi ‘o russ avrebbe dato inizio a una massiccia opera di reclutamento, arruolando nella sua nuova organizzazione diversi ragazzi che, fino a qualche tempo prima, gravitavano nell’orbita della cosca Sibillo. Numerosi i giovani ras che avrebbero aderito al nuovo gruppo criminale. Anche in questo caso, a spegnere i sogni di gloria delle giovani leve ci hanno pensato le retate delle forze dell’ordine. Oggi il regno potrebbe fare da scenario all’ennesimo scontro tra bande.

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