Centrodestra, testa a testa Meloni-Salvini per leadership. Ma il Cav: “FI essenziale”

"Forza Italia è insostituibile ed è essenziale per un centrodestra capace di vincere e governare. Solo con una FI forte nei numeri e nelle idee il centrodestra può governare nei maggiori Comuni italiani e domani il Paese"

Foto Alessandro Di Meo/POOL Ansa/LaPresse

MILANO – “Forza Italia è insostituibile ed è essenziale per un centrodestra capace di vincere e governare. Solo con una FI forte nei numeri e nelle idee il centrodestra può governare nei maggiori Comuni italiani e domani il Paese”. È il messaggio di Silvio Berlusconi lanciato agli alleati, e non solo, dalla kermesse degli azzurri organizzata a Milano, a sostegno del candidato sindaco, Luca Bernardo. Il Cavaliere interviene al telefono e si dice “fiero” della scelta del pediatra come anti-Sala. “Queste elezioni – assicura – si vincono al centro, e solo noi rappresentiamo il centro liberale, cristiano, europeista, garantista. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro simbolo e delle nostre bandiere. Della qualità dei nostri candidati e dei nostri programmi”.

Ma è il tema della leadership che torna a tenere banco ai piani alti della coalizione, con un botta e risposta (indiretto) a distanza. “È difficile immaginare che ci sia uno che governa tutti perché noi stiamo all’opposizione, gli altri al governo”, dice da Bologna la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. E ancora: “Noi siamo una coalizione fatta di partiti diversi, ciascuno è il leader del suo partito, dopodiché le regole del centrodestra dicono che, quando arrivano le elezioni politiche, quello che arriva primo ha diritto a esprimere il candidato premier”. Gli fa eco il segretario della Lega, Matteo Salvini, secondo cui il leader del centrodestra “lo scelgono gli italiani, io sono pronto. Quando ci saranno le elezioni, i cittadini sceglieranno. Il centrodestra vincerà, poi si vedrà chi avrà preso più voti”. D’altro canto, Meloni pone l’accento sul fatto che “noi siamo insieme per scelta e per compatibilità, non stiamo insieme semplicemente per battere gli altri, mentre ogni giorno il Pd, il M5S e Matteo Renzi dicono: ‘Ti detesto ma dobbiamo stare insieme per impedire al centrodestra di vincere’. La loro è un’alleanza di interesse, la nostra è un’alleanza di convinzione”.

La campagna elettorale per le amministrative, però, è al rush finale e non può materializzarsi uno scontro. “Faremo appuntamenti elettorali insieme con il resto della coalizione sia a Roma che a Milano, questo è l’obiettivo”, assicura il numero uno del partito di via Bellerio. Che domani sarà proprio nel capoluogo lombardo in viale Ca’ Granda (Niguarda) per chiudere la campagna leghista per Bernardo. “Quando possiamo avere le piazze centrali, facciamo i comizi nelle piazze centrali. Non mi pare che sia un’espugnazione”, sottolinea invece la presidente di FdI tornando sul comizio in piazza Duomo a Milano. Una città che, secondo Berlusconi, ha bisogno di “una svolta. È cambiata profondamente con le nostre amministrazioni di Gabriele Albertini e Letizia Moratti. Chi è intervenuto dopo di noi”, cioè il centrosinistra, prima con Giuliano Pisapia e poi con Giuseppe Sala, “ha vissuto di rendita sull’eredità del passato, ha inaugurato cantieri finanziati da noi”.

Il Cavaliere lancia, quindi, un messaggio agli azzurri radunati al Palazzo delle Stelline: “Vorrei stringere la mano a tutti voi, uno ad uno, se le norme Covid lo consentissero e se potessi essere lì con voi. Ma conto di rimediare al più presto, voglio essere con voi a festeggiare la vittoria di Bernardo e della lista di Forza Italia”.

Intanto, il tema della federazione di centrodestra continua a far dibattere gli alleati. “Non abbiamo mai osteggiato nessuna idea. Berlusconi pensa di dar vita nel 2023 a una forza unica. Adesso siamo in campagna elettorale ma con i nostri alleati siamo sempre stati corretti e leali, abbiamo sempre sostenuto la coalizione”, chiarisce il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Che punta i piedi anche su un altro tema, già toccato da Salvini e Meloni nei giorni scorsi e su cui c’è ampia condivisione nella coalizione: “La casa è un bene che non si tocca. Su questo noi saremo fermissimi e durissimi”.

di Luca Rossi

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