Chieti: azienda con 106 lavoratori ‘in nero’, multa da 500mila euro

In 106 lavoravano in nero per una società di Chieti del settore del food delivery

Foto LaPresse

L’AQUILA – In 106 lavoravano in nero per una società di Chieti del settore del food delivery. Dai controlli del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Chieti è risultato che i lavoratori erano vincolati all’azienda da contratti di collaborazione occasionali risultati una ‘mera schermatura’ del reale rapporto di lavoro subordinato, hanno spiegato le fiamme gialle. Con questo genere di contratti la società ha impiegato decine di ‘ciclo fattorini’ per le consegne di prodotti alimentari a domicilio, ottenendo un ‘significativo risparmio contributivo ed erariale’. Altri 38 lavoratori della società risultano irregolari dalle verifiche della Gdf. I riders, per lo più di giovane età, sono stati impiegati senza tutele retributive, senza riconoscimento di ferie e riposi settimanali e senza applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro. I lavoratori in nero percepivano da un minimo di 2 ad un massimo di 5 euro l’ora, a fronte di un minimo di 10 euro come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Inoltre, i riders utilizzavano scooter e biciclette private ed erano sottoposti a stringenti tempistiche di lavoro per l’esecuzione delle consegne, concentrate soprattutto nelle ore di pranzo e cena, senza tener conto delle condizioni climatiche in cui operavano i dipendenti. Alla società, diffidata alla regolarizzazione dei riders, assumendoli, sono state comminate sanzioni per oltre mezzo milione di euro. L’Istituto nazionale di previdenza sociale di Chieti dovrà procedere inoltre al calcolo della consistente evasione contributiva scoperta dai militari della Gdf.

(LaPresse)

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