Coldiretti: “Nei campi più cinghiali che lavoratori, oltre 200 milioni di danni”

Il dato allarmante nella primavera 2020

ROMA – Nelle campagne mancano lavoratori stagionali per i raccolti che sono facile preda di oltre 2 milioni di cinghiali oltre agli altri selvatici. Che si moltiplicano senza freni scorrazzando liberamente nei terreni coltivati. Con gravi danni a semine, foraggi, frutta, ortaggi, vigneti e minacciando gli animali della fattoria. E’ l’allarme della Coldiretti sulla necessità di difendere le forniture alimentari del Paese diventate più preziose in questo momento. Ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini. Nelle campagne ci sono più animali selvatici che lavoratori agricoli e la situazione è drammatica lungo tutta la Penisola, da Nord a Sud. Con lo stop alle misure di contenimento, gli italiani costretti nelle case e le forze dell’ordine impegnate nei controlli stradali per la quarantena.

I selvatici -sottolinea la Coldiretti – hanno preso possesso del territorio e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate. In pericolo non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini. Ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali ed i pericoli per i mezzi di soccorso.

(LaPresse)

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