Collari d’Oro, sfilata di campioni a Milano. Malagò: “Festa per lo sport e l’Italia”

Una grande festa per lo sport italiano nella città che si prepara, nei prossimi anni, a diventare capitale olimpica. Milano ha accolto la cerimonia dell'edizione 2020 dei Collari d'Oro, la massima onorificenza sportiva.

MILANO – Una grande festa per lo sport italiano nella città che si prepara, nei prossimi anni, a diventare capitale olimpica. Milano ha accolto la cerimonia dell’edizione 2020 dei Collari d’Oro, la massima onorificenza sportiva. Sul palco dell’Auditorium LaVerdi, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del segretario generale Carlo Mornati e del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, sono sfilati campioni di ieri e di oggi, tutti accomunati da una storia di vittorie che ha permesso al tricolore di sventolare nel mondo. Oltre ai campioni delle discipline a cinque cerchi, sono stati premiati molti atleti che hanno conquistato il titolo iridato prima del 1995: nell’occasione, nella vela e nel ciclismo. L’appuntamento odierno è stato un doveroso ‘recupero’: l’evento si è tenuto dopo un anno di assenza a causa delle limitazioni imposte dal Covid. L’edizione 2021, invece, si svolgerà il prossimo 20 dicembre a Roma: Malagò ha confermato che sarà presente il premier Mario Draghi. “Abbiamo resistito agli effetti della pandemia, ci tenevamo a celebrare chi avrebbe dovuto ritirare il premio nel 2020”, ha dichiarato il presidente del Coni. Quanto alla scelta della location, Milano, “il Coni non dimentica la fiducia che ci è stata data e che non era scontata”.

“Veniamo da un momento di pandemia che ha condizionato tutto, ma questa cerimonia ci dà il termometro del momento dello sport italiano, un momento magico”, le parole introduttive di Vezzali. “Il Coni ha fatto bene a scegliere Milano come sede per la premiazione. “Milano e Cortina rappresentano le città olimpiche per i Giochi 2026, dovremmo parlare di più di queste città per dimostrare al mondo che l’Italia è in grado di accogliere tutti e sa organizzare grandi eventi”, ha aggiunto. Per Mornati, la cerimonia “è un tributo significativo per il fantastico periodo vissuto dal nostro movimento. Negli occhi e nel cuore vivono ancora i fantastici successi conquistati quest’estate e all’orizzonte ci sono i Giochi di Pechino”. E a proposito del prossimo appuntamento olimpico, Malagò si è mostrato fiducioso: “Pechino sarà come Tokyo, ci saranno molte sorprese. Mentalmente siamo pronti. Questa ondata di successi sta caricando i nostri atleti e responsabilizzati. C’è grande orgoglio nell’essere italiani”. E c’è grande voglia di sport dal vivo. Sull’argomento legato alla capienza degli stadi si è espressa, con parole di fiducia, Vezzali: “La situazione epidemiologica in questo momento insieme alle vaccinazioni ci consente di essere ottimisti. Abbiamo tutti voglia di ripartire e quanto prima, se tutto procede nella giusta direzione, potremo arrivare a una capienza al 100%”. Magari già in occasione di Milan-Inter di inizio novembre: “San Siro al 100% per il derby? Perché no”, ha aggiunto.

Tra i premiati, le stelle degli sport invernali in cerca di gloria ai prossimi Giochi di Pechino: Dominik Paris, Dominik Windisch, Dorothea Wierer e Federica Brignone. Per il motociclismo è salito sul palco Enea Bastianini, per il nuoto pinnato Stefano Figini. Momenti emozionanti, nel ricordo di imprese e trionfi leggendari, si sono vissuti con i campioni del passato: premiati Adorni, M.Basso, Gimondi (alla memoria, a ritirare il riconoscimento la figlia Norma), Moser, Saronni, Argentin, Fondriest, Bugno, Ranucci, Bongioni, Marcelli, Corti, Giacomini, Gualdi, Grassi, Tagliani, Zandegù, Andreoli, Manza, Guerra, Dalla Bonda, Denti, Soldi, Fortunato, Scirea, Vanzella, Anastasia, Peron, Contri, Colombo, Brasi, Fina, Salvato, Castello, Pancino, Roncaglia, Bosisio, Morbiato, Algeri, Amadio, Brunelli, Grisandi, Golinelli, Borghetti, Gonzato, Verzini, Gorini, Turrini e Sartori. Per la vela, Milone, Mottola di Amato, Chieffi, De Pedrini, Ingangi, Calligaris, Glisoni, Benamati, Salani e Bruni. I Collari d’Oro alla personalità sportiva sono andati a Sabatino Aracu (presidente Federazione Sport Rotellistici) e Riccardo Fraccari (presidente World Baseball Softball Confederation). Palma d’oro al merito tecnico a Sergio Scariolo, Massimo Barbolini, Fabrizio Curtaz e Alberto Ghidoni. A Cagliari Calcio, Circolo della Spada di Vicenza, Associazione Bocciofila Savonese e Unione Sportiva Asiago Sci i premi per le società sportive. Insomma, una vera parata di stelle per una cerimonia “che forse è stata lunga”, ha ammesso Malagò. “Ma era giusto ricordare così tanti campioni. Lo dico anche per chi arriverà dopo di me, speriamo di fare ancora cerimonie così lunghe: vorrà dire che l’Italia continuerà a vincere”.

LaPresse

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