Comunali a Napoli, la Lega spacca il centrodestra

Il Carroccio vuole nascondere il simbolo per evitare il flop e si piega a Maresca. Fi e meloniani hanno definitivamente mollato il pm e puntano tutto su Rastrelli. Lo scontro nella coalizione è su più province

La Lega spacca il centrodestra a Napoli, si accuccia ai diktat di Catello Maresca e l’onda d’urto del terremoto politico si espande in tutta la Campania, arrivando a Caserta, dove le mosse del coordinatore regionale del Carroccio, Valentino Grant, e di quello napoletano, Severino Nappi, fanno traballare la candidatura a sindaco di Giampiero Zinzi, esponente di primo piano del Carroccio e consigliere regionale. Dopo il “dei partiti ce ne fottiamo” di Maresca, Forza Italia e Fratelli d’Italia, preso atto del no del magistrato candidato a sindaco di Napoli alla presenza dei partiti nella sua coalizione, hanno individuato nell’esponente di Fdi Sergio Rastrelli il candidato del centrodestra. Una strategia chiara, lineare, questa di chi punta su un uomo di partito, del quale non si vergognano affatto. Mentre i pontieri cercavano di preservare la compattezza della coalizione, ieri Grant e Nappi hanno fatto esplodere la bomba politica. “Ribadiamo”, ha detto Grant, “la nostra volontà a lavorare alacremente per l’unità del centrodestra, una scelta di buonsenso per Napoli, che possa partire dal candidato sindaco Catello Maresca, personalità di spessore e soprattutto molto amato dai napoletani”. “Siamo certi e consapevoli”, aggiunge Nappi, “che i valori che Catello Maresca esprime in questa partita sono i valori del centrodestra. Quindi credo che sia opportuno spostare la discussione dal tema dei simboli al tema del progetto. Il progetto per Napoli credo che ci veda tutti insieme”. Grant e Nappi hanno risposto all’appello di Maresca: “Invito tutti i partiti interessati”, aveva detto poche ore prima Maresca, “tutte le associazioni che hanno dimostrato interesse su questo progetto ad un confronto serio su metodo e programma. Il collante della squadra di governo che immagino è il Progetto per cambiare Napoli. Napoli ha bisogno di costruttori, non di distruttori che facciano il gioco della sinistra”. Ancora insulti quindi a Forza Italia e Fratelli d’Italia, definiti “distruttori che fanno il gioco della sinistra”, e un appello raccolto inevitabilmente solo dalla Lega, che continua ad ammettere, attraverso le dichiarazioni dei suoi dirigenti locali, di avere una paura matta di presentare il simbolo a Napoli, e di volersi nascondere dietro una civica, a differenza degli (ex?) alleati, che non si vergognano di presentarsi davanti al giudizio elettorale senza trucchetti. La domanda che ci si pone a questo punto è se non sia proprio Matteo Salvini, ormai sorpassato nei sondaggi da Giorgia Meloni, a voler occultare il simbolo del Carroccio, temendo una disfatta alle urne. Certo è che la sparata di ieri di Grant e Nappi viene letta dai più maliziosi come una guerra interna contro Zinzi: “Grant preme su Maresca”, dice a Cronache un big del partito di Silvio Berlusconi, “perché vuole che Forza Italia rompa su Zinzi, il quale non a caso ha chiamato più volte Cesaro”. Del resto, Grant sta cercando in ogni modo di boicottare Zinzi, portando a Roma, al cospetto di Matteo Salvini, altri candidati alternativi. Un atteggiamento, quello di Grant e Nappi, che sta letteralmente mandando in frantumi il Carroccio e la coalizione dei moderati.

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