Conflitto a Gaza, Israele valuta la bomba atomica

Amichai Eliyahu

La situazione in Medioriente raggiunge il giorno 110 di conflitto continuo, con il ministro israeliano Amichai Eliyahu che ha sollevato tensioni internazionali affermando che l’opzione di “sganciare un’arma nucleare sulla Striscia di Gaza” è da considerare. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante una visita nella città di Hebron, in Cisgiordania, suscitando preoccupazioni e richiami da parte della comunità internazionale.

Secondo quanto riportato da Haaretz, Eliyahu, il ministro per gli Affari e il patrimonio di Gerusalemme, ha anche menzionato la Corte Penale Internazionale, che sta attualmente esaminando le accuse di genocidio contro Israele. Ha sottolineato che la Corte è a conoscenza delle sue posizioni, evidenziando ulteriori tensioni e controversie legate al conflitto in corso.

Mentre le tensioni aumentano, il Papa ha lanciato un nuovo appello per la pace, definendo la guerra stessa come una negazione dell’umanità. Papa Francesco ha esortato alla preghiera per la fine dei conflitti, l’arresto delle armi e il soccorso alle popolazioni colpite. Ha citato espressamente il Medio Oriente, la Palestina e Israele, sottolineando le notizie allarmanti provenienti dalla Ucraina, in particolare per i bombardamenti che colpiscono luoghi frequentati da civili, causando morte, distruzione e sofferenza.

Il Pontefice ha espresso la sua solidarietà con le vittime e i loro cari, implorando coloro che detengono responsabilità politiche di custodire la vita umana ponendo fine alle guerre. Ha ribadito il concetto che la guerra è sempre una sconfitta, e ha sottolineato che i veri “vincitori” sono solo i produttori di armi.

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