Conte: “A maggio conferenza internazionale dell’intelligence a Roma”

"Siamo pronti ad attuare un’iniziativa efficace ed inedita. Cioè una Conferenza internazionale delle intelligence più impegnate sul fenomeno, che si svolgerà a Roma a maggio"

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse

ROMA – “Serve canalizzare l’impegno là dove più forte è la domanda di sicurezza dei cittadini. Là dove le ricadute della nostra azione sono più tangibili per le persone. Per citare un caso emblematico, ci è ben chiaro che a destare un sentimento di incombente pericolo, e grandi apprensioni nella cittadinanza, è la natura rapida, invisibile, mimetica e capillare dei processi di radicalizzazione. Ci è assai chiaro da molto prima che il tema trovasse spazio nel dibattito fra le intelligence europee, tanto che, ad esito di un lavoro che dura da molti mesi, siamo pronti ad attuare un’iniziativa efficace ed inedita. Cioè una Conferenza internazionale delle intelligence più impegnate sul fenomeno, che si svolgerà a Roma a maggio. Questa permetterà di favorire lo scambio e l’approfondimento di modalità operative e migliori prassi”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all’inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola del Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica.

La richiesta

“Siamo determinati ad affrontare i temi di politica estera in maniera sistematica ed organica – ha aggiunto – comportandoci da player inclusivo, sensibile ai processi di pace. Inoltre promotore del dialogo, preoccupato dall’indebolimento degli equilibri nucleari, attento alle grandi tematiche ‘orizzontali’ da cui dipende il futuro del pianeta. Ma, per continuare a perseguire questa linea, necessitiamo – e mi limito a qualche esempio – di ricevere in tempo utile informazioni ed analisi sulle reali intenzioni e sulla postura strategica dei nostri alleati, partner ed interlocutori. Dobbiamo saperci orientare in uno spazio, quello cibernetico, dove è molto difficile non dico riprodurre, ma anche solo teorizzare. Questi sono meccanismi collaudati di deterrenza e di attribuzione degli attacchi”.

LaPresse

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