Conti pubblici, Brunetta: “Deficit di oltre il 2.5% o manovra correttiva”

“Il tasso di crescita dell'Italia per il 2020 sarà pari a zero. Se andrà bene".

Foto LaPresse - Stefano Costantino

ROMA – “Il tasso di crescita dell’Italia per il 2020 sarà pari a zero. Se andrà bene. Dopo la Mazziero Research, le organizzazioni di categoria e la Commissione Europea, che ha lanciato l’allarme sulla crescita zero per l’economia italiana, nei giorni scorsi anche la prestigiosa Oxford Economics ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita per il nostro Paese, portandole a zero, dal precedente +0,5%. Tra le altre cause, gli effetti della negativa congiuntura internazionale e quelli causati dal coronavirus cinese. Se la crescita zero fosse davvero confermata, ciò significherebbe che i rapporti debito/Pil e deficit/Pil aumenterebbero, per il solo effetto della diminuzione del denominatore. Il rapporto deficit/Pil dovrebbe quindi salire a oltre il 2,5%, contro il 2,2% previsto dal Governo, il che dovrebbe convincere la Commissione Europea a chiedere una manovra correttiva dei conti, come fatto l’anno scorso con il Governo gialloverde”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

Il rischio

“A questo punto, il Tesoro sarà costretto ad abbassare le previsioni di crescita nel prossimo Def, nonostante il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri insista a confermare il +0,6% precedente. Sarà interessante vedere cosa il Ministero dell’Economia scriverà nel documento programmatico, oltre che sul Pil, anche sui rapporti di finanza pubblica. Con meno risorse disponibili, a rischio c’è il taglio del cuneo fiscale, promesso proprio dallo stesso Gualtieri”, conclude.

LaPresse

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