Coronavirus: giovane di Taiwan di rientro dall’Italia risultato positivo al test

Il 20enne era appena rientrato da un viaggio nel nostro Paese assieme ai genitori. Ora si sta lavorando per ricostruire tutti i contatti avvenuto: era stato in Italia dal 26 gennaio al primo febbraio Il contagio forse avvenuto durante il viaggio in aereo con scalo Hong Kong

(AP Photo/Vincent Yu)

Giovane di Taiwan di rientro dall’Italia risultato positivo al test del Coronavirus. Ad annunciare l’avvenuto contagio è stato direttamente il ministro della Sanità di Taiwan Chen Shih-Chung. Si tratta del 17esimo caso di Coronavirus a Taiwan, l’isola di fronte alla Cina dove le persone sotto osservazione sono 1.400.

Il viaggio

Il giovane, di soli 20 anni, è stato in viaggio in Italia dal 26 gennaio al primo febbraio assieme ai genitori. Poi il rientro a casa dove hanno fatto capolino i primi sintomi della malattia e il ricovero in ospedale. L’ipotesi più accreditata per l’avvenuto contagio dovrebbe essere quella del volo in aereo con scalo a Hong Kong. Ora si lavora per ricostruire tutte le fasi del viaggio. Le autorità del nostro Paese hanno dato il via a una fitta rete di accertamenti per ricostruire gli spostamenti sia del giovane che di tutta la comitiva cinese per scongiurare il rischio di eventuali contagi a Roma e in altre città.

Le indagini

Si indaga anche in contatto con i vertici sanitari di Taiwan: l’importante a questo punto è capire e ricostruire i vari soggiorni del viaggio, le frequentazioni e se abbia viaggiato in treno per l’Italia o con altri mezzi pubblici o privati.

La comparsa dei sintomi

Pare che i primi sintomi siano comparsi il 26 gennaio con tosse e poi il 28 con febbre. Quindi il primo febbraio il rientro a casa dove le sue condizioni sono peggiorate. Bisognerà ora capire da quale scalo aereo sia partito in quanto nonostante le misure di sicurezza già in atto il giovane non è stato segnalato come paziente febbricitante.

I rimpatri

Nel pomeriggio di oggi previsti presso l’ospedale militare del Celio di Pratica di Mare degli otto italiani provenienti da Wuhan. Poi il trasferimento in pullman e il via agli accertamenti medici per scongiurare il loro contagio dal Coronavirus.

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