La Fase 2 non piace al Centrodestra: “Conte massacra interi settori”

Giorgia Meloni: “Un’altra lunga e confusa conferenza stampa di Conte per dirci che, in sostanza, la fase due è quasi identica alla fase uno”

ROMA – “Conte massacra interi settori”. E’ il duro commento del centrodestra alla conferenza stampa di ieri sera del premier Giuseppe Conte.

Salvini: subito ripartire in sicurezza

Il resoconto sull’intervento del presidente del Consiglio lo fa subito il leader della Lega, Matteo Salvini: atta il governo per la poca chiarezza e, a suo dire, sull’incapacità di programmare la ripresa economica da attuare già dal prossimo 4 maggio. “Imprenditori, artigiani e commercianti sono pronti a riaprire subito in sicurezza, ritardi e incertezze faranno chiudere migliaia di aziende e perdere milioni di posti di lavoro. Senza contare il nulla a favore delle famiglie o del turismo. Ripartire in sicurezza, ma riaprire”. E su Conte: “Ribadisce che occorrono buon senso e coraggio, bisogna fidarsi degli italiani e farli tornare a sperare, guadagnare, camminare, lavorare, sognare. Lavoratori, imprenditori, artigiani, ristoratori, commercianti, precari, partite Iva e padri di famiglia non possono più aspettare.

Così si chiude per sempre

“Tantissimi cittadini ci chiedono di organizzarci – continua Salvini – non solo in rete, per farci vedere e sentire. Sicuri, con le mascherine, a distanza, pacifici e determinati, noi siamo pronti. Oltre al virus, fame e mancanza di libertà? Non lo possiamo permettere. Prima di tutto, l’Italia e gli italiani. Hanno creato 15 task force per arrivare a chiusure fino a maggio e forse al permesso di andare a trovare mamma e papà, ma se abitano nella nostra città e previa autocertificazione. Possiamo dire basta? Dopo 47 giorni di reclusione diciamo basta, fateci uscire, e guadagnare e lavorare, e fare la nostra vita, certo mai come prima perché questa mancanza di coraggio e di certezze? Perché aprire a giugno molte attività? Al governo qualcuno ha capito che molte non riapriranno, se vanno avanti così? Che così porteranno i libri in tribunale”.

Giorgia Meloni

Parole dure anche dal leader di Fratelli d’Italia: “Un’altra lunga e confusa conferenza stampa di Conte per dirci che, in sostanza, la fase due è quasi identica alla fase uno. È dura nel dire che il premier condivide le scelte sul futuro di ognuno di noi, probabilmente con il suo entourage, sicuramente non con il Parlamento italiano. Intanto posso dire che non condivido minimamente la scelta di riaprire le attività produttive per settori e lasciare fermi per molte settimane interi comparti economici, esponendoli a una chiusura quasi certa”. Del resto, ha aggiunto Giorgia Meloni, “chi può garantire le norme anti contagio e la sicurezza dei lavoratori deve poter riaprire. E lo Stato deve sanificare a spese sue. Invece no. Si decide che qualcuno non deve avere speranza”.

Maurizio Gasparri: “Solita televendita”

“Il merito delle misure – ha commentato Maurizio Gasparri – andrà esaminato nel dettaglio perché non ci si può limitare a commentare una sorta di parziale e insufficiente televendita dell’avvocato Conte. Trovo comunque sconcertante che una comunicazione, da tempo programmata e non dovuta a fatti improvvisi, non sia stata preceduta da una comunicazione di garbo e quantomeno di rispetto nei confronti dei leader dell’opposizione. In una democrazia e in un momento così difficile occorre un rispetto reciproco che noi stiamo avendo in tante occasioni, che il governo non ha mai nei confronti delle opposizioni. Una persona che gestisce così i rapporti non è in grado di guidare il Paese in un momento così difficile. Mi chiedo poi cosa avverrà per le misure economiche che il Paese attende, perché rinviando l’apertura di molte attività di settimane o di mesi serviranno soldi a fondo perduto per tantissime di loro. E di questo dove si dovrà discutere? Il metodo è ancora peggiore del merito. Ma da Conte non mi aspettavo nulla di più. Io certo in Parlamento non farò da cameriere a un personaggio di questa fatta”

Anna Maria Bernini: “Excusatio non petite”

Gli fa eco Anna Maria Bernini, capogruppo azzurra in Senato. “Conte deve essersi autonominato ministro della propaganda, perché stasera, per l’ennesima volta, ha sequestrato la prima serata degli italiani per annunciare quello che già gli italiani purtroppo sapevano, tra excusatio non petite sui soldi che ancora non arrivano e cantieri che dovevano riaprire domani e invece non riaprono”. E Antonio Tajani chiude con un quetito: “Regna sovrana la confusione a Palazzo Chigi sulla ripartenza il 4 maggio. Non sarebbe stato più utile avere nelle Task force meno professori e più imprenditori?”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome