Coronavirus, stabile la crescita dell’epidemia: 610 morti, quasi 2.000 guariti

in foto Angelo Borrelli

TORINO – Una curva che non sale, ma che fatica a scendere. E che di conseguenza allontana di un po’ la tanto attesa fase 2. I numeri della Protezione Civile sull’andamento del contagio in Italia seguono il trend di questi giorni, seppur con un lieve peggioramento: bene le statistiche dei guariti (1.979, +7,47%) e delle terapie intensive (-88, -2,38%), meno quelle relative alle vittime (610, mercoledì erano state 542) e ai casi positivi (+1.615, ancora in crescita rispetto ai 1.195 delle 24 ore precedenti). Anche perché il giorno prima sono stati effettuati 5.000 tamponi in più (46.244 contro i 51.680 di mercoledì).

Complessivamente, al momento 96.877 persone risultano positive al coronavirus. Ad oggi, in Italia, salgono a 143.626 i casi totali, con 18.279 decessi e 28.470 guariti. Attualmente sono ricoverate in terapia intensiva 3605 persone, mentre quelle che presentano sintomi sono 28.399. Le maggiori criticità, Lombardia a parte (29.074 positivi e 300 nuovi vittime, superata quota 10mila), si registrano in Emilia-Romagna (13.258 casi), Piemonte (11.336) e Veneto (10.449).

Incoraggianti le cifre nelle altre zone del paese

“Oggi pur nel numero ancora importante di decessi registrati ci sono dieci regioni localizzate principalmente al centro-sud e la provincia di Bolzano sotto le dieci unità – ha evidenziato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli – E’ un successo importante largamente attribuibile alle performance delle misure di restrizione oltre che alla capacità del Ssn”. Per quanto riguarda il ricorso ai test sierologici, invece, “il campionamento sarà effettuato su sei fasce di età che abbiamo deciso di considerare grazie all’indicazione di Istat”, ha sottolineato Locatelli, ribadendo ancora una volta l’invito a “rispettare rigorosamente le indicazioni” anche a Pasqua e Pasquetta.

“Non bisogna allentare la guardia o pensare di avere già vinto questa battaglia – ha precisato accanto a lui nel consueto bollettino quotidiano il capo della Protezione Civile Angelo BorrelliServe adottare comportamenti responsabili e limitare gli spostamenti e questo non può che essere garantito anche tramite i controlli. Sono felice che siano stati potenziati”.

Continua a essere pesante invece il bilancio dei medici morti per il coronavirus. Nelle ultime 24 ore in sette hanno perso la vita, facendo salire il numero a 105. “Nessun operatore sanitario – ha sottolineato Locatelli – Sarebbe dovuto morire per assistere i malati di covid 19”. Nel frattempo dall’Europa arriva un buon segnale sul fronte vaccino. La società biofarmaceutica tedesca CureVac, con sede a Tubinga, comincerà in estate in Belgio e in Germania i test sperimentali sull’uomo. “Siamo in contatto da mesi con le autorità tedesche e belghe”, ha spiegato il neopresidente del consiglio di vigilanza della società, Jean Stéphenne. Gli studi inizieranno “a giugno o al più tardi a luglio”. (LaPresse)

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