Coronavirus, tavolo Pd-sindacati irrita il M5S. Domani Conte riunisce i capigruppo

Foto Filippo Attili / Palazzo Chig i/ LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMA – Il Pd di Nicola Zingaretti riunisce le parti sociali al Nazareno. Un incontro previsto da tempo, che rientrava nel programma del Piano per l’Italia previsto dal partito. Con l’emergenza Coronavirus, però, i dem e i sindacati discutono innanzitutto delle misure necessarie a superare la crisi.

Una mossa che in casa pentastellata fa storcere i nasi: “Mi spiace che il Pd abbia convocato le parti sociali quando già l’aveva annunciato Conte”, reagisce il capo politico pro-tempore del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. Si dice “irritato”, da questa scorrettezza, verso il premier più che più che verso il Movimento.

Conte domani, intanto, riunirà i capigruppo di maggioranza e opposizione a palazzo Chigi per fare il punto dell’emergenza, ma anche in vista del passaggio in Parlamento (che si avrà probabilmente la prossima settimana) per approvare la richiesta di flessibilità da avanzare all’Europa.

Non esiste nessun tavolo parallelo, assicurano dal Nazareno

“Da parte nostra non c’è nessuna voglia di sostituirci a nessuno”, dice Zingaretti. Confrontarsi con la società, spiega il suo vice Andrea Orlando, dovrebbe essere compito di tutte le forze politiche: “Se il M5S facesse la stessa cosa, darebbe solo un contributo al governo”. Il governo ha annunciato un nuovo decreto da 3,6 miliardi che verrà approvato entro questa settimana: “Siamo il primo paese europeo a farlo, stiamo affrontando l’emergenza con tutte le nostre capacità, monitorandola passo dopo passo”, rivendica il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani.

Un intervento che, nonostante la rapidità, non piace a Matteo Salvini: “E’ come dare l’aspirina per la broncopolmonite”, schernisce. L’economia italiana è in ginocchio e, per il leader della Lega, con meno di 50 miliardi di euro non si va da nessuna parte. Il piano del governo, però, non si ferma qui, assicurano i dem. Di “riforma strutturale” che sia in grado di rilanciare l’Italia al di là dell’emergenza parla Orlando.

In serata, poi, il senatore leghista Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo del Carroccio, incontra il ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini, per avanzare le richieste del partito. “È stato un incontro positivo e il ministro si è impegnato a valutare le proposte della Lega con attenzione. Sarà nostro dovere vigilare affinché alle promesse seguano i fatti”, sostengono Centinaio e Salvini.

A una voce sola, invece, i sindacati chiedono di assumere nuovi medici, piuttosto che richiamare i pensionati, di sbloccare i 130 miliardi bloccati per le opere infrastrutturali e di imporsi sull’Europa perché permetta di sforare, nel rapporto deficit/Pil, oltre il 2%. “L’Ue si dovrà porre il problema di come evitare che l’emergenza diventi causa di recessione a livello europeo”, conferma Orlando: “Non si tratta solo di aiutare l’Italia, ma di reagire a una recessione complessiva”. (LaPresse)

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