Corruzione, indagato l’ex presidente di Anm Luca Palamara

L'inchiesta viene condotta dalla procura di Perugia sulla base dei rapporti tra il magistrato e Fabrizio Centofanti

Luca Palamara (Foto LaPresse - Adriana Sapone)

PERUGIA – L’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, già consigliere del Csm, Luca Palamara, è indagato per corruzione. Il provvedimento è il risultato di inattività di indagini a quanto pare non ancora concluse. Il fulcro della vicenda sarebbero però le relazioni tra lo stesso magistrato e Fabrizio Centofanti, lobbista arrestato nel febbraio dello scorso anno a causa di per reati fiscali. È la procura di Perugia ad indagare su questi rapporti che, stando all’accusa, vanno ben al di là di una semplice conoscenza.

L’inchiesta che ha coinvolto Luca Palamara

L’inchiesta è partita dalle polemiche che si sono scatenate nella corsa alla poltrona di procuratore generale di Roma. L’uscita di Luigi Pignatone, andato in pensione nei giorni scorsi, avrebbe infatti aperto una corsa alla sua successione nella quale sarebbero (condizionale d’obbligo) avvenute delle irregolarità. Alla procura di Perugia, che risulta essere l’organo competente per le indagini sui magistrati della Capitale, sono dunque arrivati gli atti relativi a quei rapporti di cui prima si parlava. Rapporti che si sostanzierebbero in un’amicizia proprio tra il magistrato Luca Palamara, ex consigliere del Csm nonché presidente dell’Associazione nazionale magistrati appunto, e Fabrizio Centofanti, un tempo capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone.

I rapporti tra Palamara e Centofanti

Saranno da un lato il pubblico ministero Gemma Miliani e, dall’altro, il Gico della guardia di finanza a condurre le relative indagini. E, sulla base della segnalazione giunta Roma, l’ipotesi è quella di corruzione, visto che si parla di viaggi e regali galanti e di situazioni che vanno ben oltre l’opportuno tra Palamara e Centofanti. L’attività della procura, intanto, potrebbe non fermarsi al nome dell’ex presidente Anm, che era in corsa per diventare procuratore aggiunto. Stando a quanto trapelato, infatti, l’indagine potrebbe allargarsi coinvolgendo anche altri nomi di spicco che tuttavia, attualmente, restano ancora segreti.

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