Corsa al Quirinale, Fico convoca il Parlamento

Si riunirà in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, il prossimo 24 gennaio

Foto LaPresse/Alberto Gandolfo

ROMA – Al via le manovre per l’elezione del capo dello Stato: il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato per lunedì 24 gennaio il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali.

“Come da prassi – ha fatto sapere Fico – questa mattina ho inviato la comunicazione ai presidenti dei Consigli regionali, che dovranno scegliere i propri delegati, e al presidente Mattarella. Nelle prossime due settimane, all’attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto”.

Le modalità di voto

Le prime tre votazioni prevedono la maggioranza dei due terzi e le seguenti a maggioranza assoluta, tutte rigorosamente a scrutinio segreto. Gli elettori, che devono scrivere un nome su schede consegnate dai commessi di Montecitorio, sono i senatori, i deputati e i delegati regionali (tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato); la platea è composta in questa legislatura di 320 senatori, 630 deputati, 58 delegati regionali. La maggioranza dei due terzi sarà di 672 voti, la maggioranza assoluta di 505. Comunemente si parla della platea elettorale come di “grandi elettori”. Può essere eletto qualunque cittadino italiano, che abbia compiuto 50 anni e goda dei diritti civili e politici.

L’elezione

Secondo la prassi consolidata la seduta comune che si svolgerà nell’aula di Montecitorio, sarà presieduta dal presidente della Camera. Al suo fianco il presidente del Senato senza funzioni. A seguire i senatori a vita, i senatori in essere, i deputati e i delegati delle Regioni che, in ordine alfabetico, sfileranno sotto allo scranno del Presidente per deporre la loro scheda nelle urne poste all’interno le due cabine allestite ad hoc. Sono previste due chiame per ogni gruppo di elettori. Facile che, causa il perversare della variante Omicron sarà prevista qualche variazione nelle procedure onde garantire una maggiore sicurezza ai presenti. Subito dopo la fine delle due chiame dai banchi della presidenza si svolgerà lo scrutinio con la lettura a voce alta dei nomi scritti sulle schede, ad eccezione delle schede nulle. Si voterà anche nei giorni festivi.

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