Covid: curva cala ancora e Cts guarda alle riaperture. Figliuolo: “Normalità negli ospedali”

La curva dei contagi da Covid continua a scendere, per la terza settimana consecutiva.

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse Nella Foto Francesco Paolo Figliuolo

ROMA – La curva dei contagi da Covid continua a scendere, per la terza settimana consecutiva. Ora anche il commissario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, vede la luce in fondo al tunnel, ma il suo non è un liberi tutti. “Il virus circola ancora – avverte -. Bisogna tenere alta l’attenzione ora che entriamo in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ri-bilanciate verso la loro naturale destinazione: la cura delle patologie gravi e la prevenzione”. Molto ha fatto la campagna vaccinale, che procede spedita, senza nessun arresto (“Ci ha messo al riparo dalle peggiori conseguenze di Omicron”). Quasi tutte le fasce d’età sono vicine al 90% delle immunizzazioni. Ora tocca ai bambini, fermi ancora al 34%: “Il vaccino è importantissimo anche per loro”, ricorda il commissario.

Anche il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, guarda al futuro: “Si sta aprendo una fase nuova nel Paese. Tutti gli indicatori, dall’incidenza cumulativa a 7 giorni ogni 100mila abitanti, all’indice Rt, al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica. E lo abbiamo fatto evitando lockdown e la chiusura attività”. L’attenzione sarà tutta per gestire le riaperture: “La progressività con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del Governo offre le migliori garanzie”.

Locatelli si dice però contrario all’ipotesi di accorciare la quarantena degli asintomatici: “Non confondiamo l’assenza di sintomi con la non contagiosità. Personalmente ritengo sia importante che non si abbandoni l’evidenza di una documentata negativizzazione”. I numeri dei contagi di oggi continuano a essere buoni: Sono 77.029 i nuovi casi, a fronte dei 93.157 registrati ieri, e 229 i morti, rispetto ai 375 di ieri. Numeri che portano il totale delle vittime, da febbraio 2020, a 148.771.

Prosegue anche la discesa dei ricoveri. Anche se gli ingressi in terapia intensiva aumentano leggermente, sono 20 in più, ma il totale dei ricoveri in area critica scende da 1.411 a 1.431. Calano pure i ricoveri ordinari, 117 in meno (18.498 in tutto). Quanto al tasso di positività, sale ma solo dello 0,2%: con 686.544 tamponi molecolari e antigenici si porta all’11,2%.

di Maria Elena Ribezzo

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