Covid, da Aifa l’ok al vaccino di Moderna per i 12-17enni, salgono i contagi Delta

Nei giorni in cui si discute sull'obbligo del green pass e sulla sua eventuale estensione, la diffusione della variante Delta fa salire ancora i contagi giornalieri (5.696 con un tasso di positività al 2,3%)

MILANO – Nei giorni in cui si discute sull’obbligo del green pass e sulla sua eventuale estensione, la diffusione della variante Delta fa salire ancora i contagi giornalieri (5.696 con un tasso di positività al 2,3%). Buone notizie arrivano sul fronte dei vaccini: la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Spikevax (Moderna) per la fascia di età tra i 12 e i 17 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema). I dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età.

Con la curva ancora sotto controllo, il numero dei decessi che non cresce (oggi ne sono stati registrati 15) e i posti letto occupati in terapia intensiva che sono tornati a calare dopo giorni (-6, ma si registra ancora un +74 sui reparti ordinari), è proprio dal vaccino che arriva la speranza di poter migliorare ancora la situazione. Lo ha sottolineato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella cerimonia del Ventaglio al Quirinale: “La pandemia non è ancora alle nostre spalle. Il virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso. Più si prolunga il tempo della sua ampia circolazione più frequenti e pericolose possono essere le sue mutazioni. Soltanto grazie ai vaccini siamo in grado di contenerlo”.

Una campagna che in Italia prosegue ora a spron battuto: sono 66.469.852 le dosi di vaccino anti Covid somministrate nel nostro Paese, con oltre 31 milioni di persone che hanno ricevuto la doppia dose. E proprio oggi l’Italia ha ottenuto la disponibilità di un ulteriore milione di vaccini Pfizer a partire dalla seconda settimana di agosto, grazie a quella che Palazzo Chigi ha definito “una proficua interlocuzione fra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen”.

Pfizer è d’altra parte la protagonista assoluta della campagna vaccinale in gran parte del mondo, tanto che i suoi conti per il secondo trimestre battono le attese: la società ha riportato infatti un utile netto di 5,56 miliardi di dollari – o 98 centesimi per azione -, oltre il risultato di 97 centesimi per azione atteso da Wall Street. Il produttore di farmaci ha registrato ricavi per 18,98 miliardi di dollari. La società stima che le entrate derivanti dal vaccino per il Covid-19 quest’anno raggiungeranno 33,5 miliardi di dollari, per 2,1 miliardi di dosi. Pfizer prevede per l’intero anno entrate comprese tra i 3,95 e i 4,05 dollari per azione, ovvero tra i 78 e gli 80 miliardi di dollari.

Intanto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, sottolinea che “il mancato riconoscimento ai fini di avvenuta vaccinazione dello Sputnik è un danno al nostro settore turistico, poiché viene meno il flusso proveniente dalla Federazione Russa, che è stato sempre significativo per il nostro Paese e anche per Roma. Penso sia utile studiare delle formule che consentano ai fini del pass, il riconoscimento di questo farmaco, superando così un paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall’OMS per garantire a tutti i Paesi del mondo l’accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale”.

(LaPresse)

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