Covid, Draghi: “Dal 26/4 attività all’aperto e scuole aperte”

"Sono essenzialmente tre i blocchi di provvedimenti: aperture, scostamento di bilancio e Def, il terzo riguarda le opere messe in cantiere".

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

ROMA – “Sono essenzialmente tre i blocchi di provvedimenti: aperture, scostamento di bilancio e Def, il terzo riguarda le opere messe in cantiere”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “Le decisioni di stamattina: sostanzialmente si anticipa al 26 aprile l’introduzione della zona gialla” ma c’è “un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si da precedenza alle attività all’aperto, alla ristorazione e alla scuola: ogni ordine e grado riapre in presenza, in zone gialle e arancioni. Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio, però ragionato. Un rischio fondato sui dati, che sono in miglioramento. Questo rischio che il governo ha preso e che incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: quelle regole che governano i comportamenti nelle aree all’aperto siano rispettate scrupolosamente. Servirà un’attenzione di Regioni, Comuni e forze dell’ordine, perché queste regole vengano rispettate”. “Questo rischio che il governo si è assunto, si traduce in un’occasione straordinaria per economia e vita sociale. La campagna di vaccinazione continua ad andare bene, con sorprese positive e negative, ma va avanti. Si può guardare al futuro con prudente ottimismo. E con fiducia”.

LaPresse

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