Covid, in Austria contagi più bassi da ottobre dopo il lockdown: 1.792 in 24 ore

L'Austria ha registrato poco meno di 2mila nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, precisamente 1.792, dato in netto calo rispetto ai circa 13mila casi di fine novembre, un trend in contrasto con l'aumento dei contagi in corso in gran parte dell'Europa.

(AP Photo/Lisa Leutner)

VIENNA – L’Austria ha registrato poco meno di 2mila nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, precisamente 1.792, dato in netto calo rispetto ai circa 13mila casi di fine novembre, un trend in contrasto con l’aumento dei contagi in corso in gran parte dell’Europa. Si tratta per l’Austria del dato più basso dal 18 ottobre e la notizia giunge mentre le ultime città e regioni nel Paese riaprono ristoranti e hotel. In risposta a una massiccia quarta ondata, il piccolo Paese alpino è entrato in lockdown per 20 giorni lo scorso 22 novembre. A livello nazionale il lockdown è stato abbandonato il 12 dicembre per i vaccinati, mentre resta in vigore per i non vaccinati. Dal 12 dicembre, però, ognuno dei 9 Stati austriaci ha fissato la propria policy: alcuni hanno scelto di riaprire immediatamente hotel e ristoranti, mentre in altri sono rimasti chiusi qualche giorno in più. La capitale Vienna ha optato per l’apertura dei negozi e dei mercatini di Natale la scorsa settimana, ma ha tenuto ristoranti e hotel chiusi fino a lunedì. Gli ultimi dati mostrano il beneficio del lockdown, specialmente visto che la variante Omicron ha fatto schizzare in alto i contagi in altri Paesi. Il tasso di nuovi contagi in Austria su sette giorni è ora pari a 215 ogni 100mila abitanti, contro il picco di 1.100 per 100mila abitanti alla fine del mese scorso. Inoltre è diminuito anche il numero di pazienti in terapia intensiva, sebbene più lentamente rispetto al numero dei casi. Attualmente sono 475 i ricoverati in terapia intensiva, in calo rispetto al picco di 664 all’inizio di dicembre.

Mentre il Paese riapre, l’Austria ha introdotto restrizioni di viaggio più rigide per chi arriva dall’estero, per rallentare la diffusione della variante Omicron. A partire da oggi, chi entra in Austria deve mostrare prova di vaccinazione o guarigione. Inoltre, due dosi di vaccino non sono più considerate sufficienti per l’ingresso nel Paese senza restrizioni: i viaggiatori devono mostrare la prova di avere ricevuto anche la terza dose o un test molecolare. I cittadini austriaci, i residenti e i cittadini dell’Unione Europea possono ancora entrare senza prove di vaccinazione o guarigione dal Covid, ma in quel caso devono affrontare una quarantena obbligatoria di 10 giorni all’arrivo.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome