Covid, in Campania è allerta per la variante Delta

NAPOLI – In Campania è allerta per l’incremento dei casi della variante Delta, detta anche variante indiana. Registrati focolai concentrati nel territorio della Asl Napoli 3 sud con 44 casi registrati nell’arco di una settimana. Le zone interessate sono quelle tra Torre del Greco e Boscotrecase (2), Ercolano (7), Portici (4), San Giorgio a Cremano (2), San Sebastiano (3), Scafati (1), Torre Annunziata (2), Trecase (2) e Volla (6) e Agerola (5). Solo un caso invece a Napoli. Altri 3 casi identificati dal Cotugno, sui pazienti di Massa di Somma (2) e Ercolano. E il governatore Vincenzo De Luca alza la voce: “Non è l’abbandono della mascherina a segnare la riapertura – ha detto durante la presentazione della Fiera del libro a Palazzo Reale a Napoli – toglierla non è conquistare lo sbarco in Normandia o firmare la costituzione democratica. I turisti arrivano quando percepiscono una società responsabile e non perduta nella movida senza regole che ci porterà a un nuovo calvario a ottobre”.

I vaccini
Secondo il Report pubblicato sul sito del governo fino ad oggi nel nostro Paese sono state somministrate 47.166.788 dosi di vaccino anti-Covid. Di cui 16.342.041, pari al  il 30,26%, hanno completato il ciclo vaccinale con entrambe le inoculazioni. Alle Regioni sono state consegnate oltre 50 milioni di dosi.

Cresce il sequenziamento
Intanto la variante indiana ha subito un incremento nella lista dei campioni sequenziali, passando dall’1%  contrassegnato da 8 casi nell’ultimo mese, al 25%. Il dato emerge dalla studio di sequenziamento previste dal piano di sorveglianza sui ceppi virali circolanti in Campania ad opera dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, Azienda ospedaliera Dei Colli, in particolare l’ospedale Cotugno, e il Tigem su finanziamento della Regione. “In totale, nella settimana precedente al 16 giugno – si legge – sono stati esaminati 321 tamponi di soggetti risultati positivi al Covid 19 con tampone molecolare. Dalle ulteriori indagini genetiche effettuate è emersa la presenza di 170 varianti inglesi e 82 indiane. Il resto della lista di ceppi virali si compone di 36 varianti brasiliane, 6 colombiane (concentrate a Laurino, nel Cilento, nell’ambito di una comunità di religiosi emersi su una trentina di positivi individuati dallo screening a tappeto e da un focolaio partito all’interno di una comunità di religiosi”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome