Covid, Locatelli: “Aperture meditate o si torna indietro”

L'intervento del coordinatore del Cts

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 02-03-2021 Roma Politica Palazzo Chigi - Conferenza stampa sul nuovo Dpcm con le misure contro l'emergenza Covid-19 Nella foto Franco Locatelli Photo Roberto Monaldo / LaPresse 02-03-2021 Rome (Italy) Chigi palace - Presentation of the Prime Minister's Decree on the Covid-19 emergency In the pic Franco Locatelli

ROMA – “Per la terza settimana consecutiva c’è una riduzione della diffusione del contagio. Sono, infatti, in miglioramento sia l’incidenza cumulativa di tamponi positivi ogni 100.000 abitanti scesa al valore di 185 contro 239 della settimana precedente e il valore di Rt pure diminuito a 0.92 dal precedente valore di 0.98. Questi segnali indicano che, come atteso, le misure messe in atto hanno consentito di riportare la situazione sotto controllo. Riducendo la circolazione virale e la pressione sulle strutture sanitarie territoriali. Ma guai se pensassimo che siamo completamente fuori dal problema. Ci ritroveremmo alla situazione di metà marzo avendo vanificato settimane di sacrifici per l’intero Paese. Le aperture vanno certamente fatte per rispondere alla crisi economica e sociale, ma devono essere ben ponderate in funzione dei numeri”. Così al Corriere della Sera Franco Locatelli, coordinatore del Cts.

“Quello che ha limitato maggiormente l’esecuzione di un numero maggiore di vaccinazioni giornaliere non è stato certo un’inadeguatezza nella logistica, distribuzione, organizzazione e somministrazione dei vaccini. Il fattore limitante è stato il numero di dosi disponibili inferiori a quelle che erano state pattuite. L’obiettivo dei 500mila vaccinati al giorno non è un sogno, è una priorità assolutamente raggiungibile se avremo le dosi che sono state previste”, ha aggiunto.

(LaPresse)

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