Covid, Locatelli: “Variante indiana va indagata ma no allarmismi”

"Quello che sta accadendo in India dimostra come la pandemia vada affrontata in maniera globale. La scelta del ministro Speranza sulle misure per le persone che sono state in India è precauzionale".

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

ROMA – “Quello che sta accadendo in India dimostra come la pandemia vada affrontata in maniera globale. La scelta del ministro Speranza sulle misure per le persone che sono state in India è precauzionale”. Così il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. “Se la variante indiana ‘buca’ i vaccini? Vanno chiari alcuni aspetti ma non ci sono dati. Eviterei allarmismi”, aggiunge. “Io sto facendo un servizio per il bene del Paese. Non è vero che il Cts non è stato ascoltato. Ad esempio lo stato di emergenza è stato definito fino alla data che avevamo proposto noi. Diamo dei pareri poi la politica decide. I giovani vanno coinvolti nell’emergenza non criminalizzati. Va fato capire loro che devono giocare la loro parte della partita. Serve un patto fra generazioni e sotto questo punto di vista sono fondamentali la famiglia e la scuola. Sulle scuole non ho dubbi sulla riapertura. Non viene meno solo un percorso formativo e di educazione alla quale si può ovviare anche tramite la dad ma il vero problema è la socialità. Le Regioni devono attuare le scelte del governo – aggiunge – capisco le preoccupazioni ma in questo momento abbiamo margine per riaprire le scuole”, conclude.

LaPresse

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