Crisi, dal governo di legislatura all’esecutivo elettorale: gli scenari

Le ipotesi più plausibili

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

MILANO – Dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte e l’apertura ufficiale della crisi di governo gli scenari possibili che ora si presentano sono un governo politico 5 stelle-Pd, un governo istituzionale o un governo elettorale.

Governo giallo-rosso

L’ipotesi di un accordo tra M5S e Pd potrebbe realizzarsi con un patto di governo che concili le differenze programmatiche dei due partiti. E che abbia come orizzonte temporale la fine della legislatura nel 2023. Si tratterebbe di un governo di ‘legislatura’ con il preciso scopo di attuare un grosso piano di crescita economica per il paese. E che porti l’Italia indenne all’elezione del prossimo presidente della Repubblica nel 2022. Il Pd chiede discontinuità col passato e una forte condivisione di obiettivi. Escluso per i Dem quindi un ‘Conte bis’: in lizza per Palazzo Chigi il presidente della Camera, Roberto Fico, o l’ex presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone.

Governo istituzionale

Si tratta di un governo sostenuto da un’ampia maggioranza, nato da un accordo politico con gli obiettivi di scongiurare l’aumento dell’Iva e di varare la manovra economica. Avrebbe una durata limitata in vista di un ritorno alle urne nel 2020. In genere, il Presidente della Repubblica si rivolge a figure istituzionali di primo livello, come il Presidente della Camera e del Senato. Il quale andrà a ricoprire momentaneamente la carica di premier. È l’ipotesi meno gradita al Pd.

Governo elettorale

Data la definitiva rottura tra Lega e M5S e con l’impossibilità di trovare una maggioranza diversa, la soluzione potrebbe essere un governo formato da tecnici incaricati di accompagnare il Paese al voto anticipato tra la fine di ottobre e i primi di novembre.

Un voto ‘d’autunno’ è quello che chiedono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, per il momento con il sostegno di Silvio Berlusconi. Alle urne guardano anche alcune voci nel Pd (come Carlo Calenda). Le tempistiche però non giocano a favore di tale possibilità, dal momento che la consultazione si terrebbe in pieno autunno. Incrociandosi con il percorso della legge di bilancio.

(LaPresse/di Valentina Innocente)

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