Crisi di Governo: Draghi va da Mattarella

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giuseppe Conte, sullo schermo Mario Draghi

ROMA – E’ bufera su Mario Draghi. Il premier ha dovuto infatti lasciare in anticipo il vertice Nato in essere nella capitale spagnola per dare chiarimenti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito alla richiesta che avrebbe fatto a Grillo di ‘licenziare’ Conte dal Movimento. Il colloquio in mattinata per un faccia a faccia tra i due.

Ore decisive

Intanto nel pomeriggio si riunisce il Consiglio dei ministri, ma la guerra all’interno della maggioranza è stata aperta da Lega e M5S. La questione riguarda il provvedimento sula riduzione dei costi delle bollette. Ma anche la decisione di Draghi di abbandonare l’importante tavolo Nato di Madrid sulla strategia di difesa nella guerra tra Russia e Ucraina per correre al Quirinale.

I chiarimenti

Il premier che ha assicurato che “il Governo non cade” è sulla griglia dopo la famosa telefonata a Grillo, da lui stesso smentita. Anche se Conte ha ribadito: “Draghi non ha smentito niente” e rivolgendosi a Draghi ha poi aggiunto: “Per il rispetto che ho delle istituzioni e del tuo ruolo non ti avrei attaccato pubblicamente mentre eri impegnato al vertice Nato. Ma se è vero che hai chiesto a Grillo la mia testa è una cosa gravissima, non per l’attacco personale a me da parte di un premier tecnico, ma perché in ballo c’è il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche. A che gioco state giocando? – ha aggiunto l’ex premier – Se ci volete fuori dal governo me lo dovete dire, chiaro e tondo”. Riferendosi a Draghi e Luigi Di Maio”.

Altro veleno

Poi Conte sferra un altro attacco: “Ci sono voluti due giorni per aggiungere un aggettivo alla risoluzione sull’Ucraina. Chigi e Farnesina bloccavano ogni nostra proposta e intanto Di Maio, tra Camera e Senato, raccoglieva le firme per spaccare il M5S”. Poi l’accusa di “aver piazzato la norma sull’inceneritore nel decreto Aiuti, che stanziava 14 miliardi per i cittadini con misure volute da noi”, oltre “allo stop al superbonus”. Vedremo

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