Crolla una diga in Laos, centinaia di vittime e migliaia i dispersi

La struttura era in costruzione. Il cedimento ha liberato cinque miliardi di metri cubi d'acqua

VIENTIANE – Disastro in Laos. Il Paese asiatico è stato scosso nella notte da una sciagura che ha colpito il sudest. Una diga idroelettrica in costruzione è crollata, liberando cinque miliardi di metri cubi d’acqua. E’ successo nella provincia sud-orientale di Attapeu.

Laos, interi villaggi sommersi

L’enorme quantità di acqua sprigionata dal collasso della diga ha sorpreso migliaia di persone. Ancora incerto il numero delle vittime. Si conoscono per ora solo informazioni generiche, ma non per questo poco allarmanti. La stampa locale si limita infatti a parlare di “diversi morti” e di “centinaia di dispersi”. Sei sarebbero i villaggi sommersi nell’area di San Sai, dove si concentrerebbe il maggior numero di vittime. Con maggiore precisione si conoscono invece quante persone hanno perso la loro abitazione, spazzata via dalla potenza dell’acqua. 6500 gli sfollati, stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa nazionale.

Un paese in ginocchio

I lavori di soccorso e recupero sono in corso. E’ la Xe Pien-Xe Namnoy Power Company ad occuparsi delle non facili operazioni. Si combatte contro il tempo per salvare i superstiti. Messo a disposizione un gran numero di imbarcazioni nel tentativo di trarre in salvo le decine di famiglie rimaste isolate nel distretto di San Sai, la zona maggiormente colpita.
In questi momenti, lasciarsi andare allo sconforto e alla disperazione è inevitabile per il Laos, un paese già di per sé dannato. La nazione è infatti tra le più povere al mondo, e quello che oggi è tragicamente naufragato avrebbe dovuto rappresentare il riscatto di un popolo che da sempre sguazza nella miseria. La diga crollata avrebbe infatti dovuto rappresentare il fiore all’occhiello del governo, che negli ultimi anni puntava proprio sullo sviluppo idroelettrico. La diga progettava di esportare il 90% dell’energia prodotta in Thailandia, un piano ambizioso costato carissimo. 1,2 miliardi di dollari spesi per l’impianto appena collassato, che avrebbe dovuto entrare in attività l’anno prossimo. Un progetto forse troppo ambizioso.

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