Crotone, percepivano senza diritto fondi comunitari: sequestrati 500mila euro

Si è conclusa un'articolata attività di indagine di polizia giudiziaria ed economico finanziaria. Che è stata effettuata dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Crotone. Due imprenditori sono ritenuti responsabili di truffa aggravata

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA (LaPresse) – Crotone, percepivano senza diritto fondi comunitari: sequestrati 500mila euro. Si è conclusa un’articolata attività di indagine di polizia giudiziaria ed economico finanziaria. Che è stata effettuata dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Crotone. Che è stata svolta nel quadro dei servizi di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica. Anche a tutela del bilancio dello Stato e della Comunità Europea. Due imprenditori sono ritenuti responsabili di truffa aggravata. Per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche. E per questo motivo sono stati destinatari di un provvedimento di sequestro preventivo emesso da Tribunale di Crotone. Su richiesta della locale Procura della Repubblica.

A Crotone sono state posto sotto sequestro numerose disponibilità finanziarie

Sono state quindi poste in sequestro disponibilità finanziarie. Che sono state rinvenute presso vari istituti di credito sui conti correnti e depositi bancari. Ovviamente intestati ai due imprenditori. In totale un importo di circa 87mila euro. Nonché quindi beni immobili, di cui 2 fabbricati e 4 terreni agricoli, per un valore complessivo di circa 430mila euro. Si tratta di una complessa ed articolata attività di indagine economico finanziaria. Che è stata infatti eseguita nei confronti di due imprenditori agricoli della zona di Cutro. Volta infatti a verificare la legittimità delle percezioni di finanziamenti comunitari nel delicato settore della Politica Agricola Comune.

Accertata la presentazione di contratti d’affitto intestati a persone decedute

E’ stata accertata la presentazione di istanze di accesso ai contributi comunitari. Attraverso l’utilizzo di contratti di affitto intestati a soggetti risultati deceduti. Erano in pratica già morto al momento della stipula di detti negozi giuridici ovvero la produzione di falsi titoli di possesso.

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